Lettere alla madre
- Autore: Autori vari
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Morellini editore mette su questo libro, "Lettere alla madre", scritto da venti autori diversi, il soggetto della madre in ogni sua sfaccettatura. La madre cuciniera, regina della tavola o la madre bizzosa che non molla il telecomando per vedere film romantici, ma anche trasmissioni trash come il Grande Fratello. Madri infelici a causa di un marito distratto che forse ha un’amante, donne che nascondono il gin dietro alla libreria.
Le madri di questi giovani scrittori sono state relativamente giovani negli anni Settanta, quindi hanno visto le varie concessioni libertarie di quegli anni: il divorzio, la fine del delitto d’onore, la possibilità di abortire legalmente, le prime donne ai vertici del potere in grandi aziende, la rivoluzione sessuale.
Poi magari si sono rassegnate e si chiedono perché, ancora nel 2018, ci siano giovani donne che hanno due figli e rinunciano al lavoro fuori casa.
Alcune madri dei nostri scrittori sono colte, leggono e si sono informate sull’attualità, mentre altre cercano il coraggio di entrare negli Alcolisti anonimi. Nel libro è ben presente il ceto sociale di appartenenza: chi ha visto una libreria fornita e una cameriera per casa parla di una madre distratta, assente, chi invece in casa propria ha solo un’enciclopedia e nessun’aiuto domestico trova anche una mamma.
Alcuni scrittori maschi, senza finzioni, parlano del loro stato di ex mammoni. La madre che sapeva tutto, che risolveva le magagne del figlio, che tenuti nella bambagia, erano pigri e indolenti. Ci sono poi quelli che patiscono la mancanza della madre scomparsa come una cattiveria fatta da un Dio crudele. Poi ci sono anche scrittori come Stefano Corbetta che prendono invece la strada del disincanto e dell’ironia.
Le scrittrici, di contro, parlano di litigi, di scontri frontali durissimi. La madre è tutto quello che loro non vogliono diventare.
A volte si ha l’impressione che la narrativa stia diventando un luogo per donne che scrivono e che leggono, con gli scrittori invece che vanno verso il noir. Ma, tranquilli, non c’è una rivoluzione in atto, anche se vi sarete accorti nel reparto narrativa in una libreria quanti libri scritti da donne ci siano. Una cosa impensabile già dieci anni fa.
Leggendo il libro poi arrivate al piccolo capolavoro di scrittura di Annarita Briganti. Una donna che non è madre perché perde il futuro bambino per un aborto spontaneo. La scrittura è cristallina, ma a volte la Briganti entra in recessi bui, si eclissa in baratri di asciutta disperazione.
Leggendo questo libro scoprirete quanti scrittori bravi ci sono in Italia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lettere alla madre
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