Lezione di nuoto
- Autore: Valentina Fortichiari
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Solferino Libri
- Anno di pubblicazione: 2023
Lezioni di nuoto (Solferino editore, 2023) è un libro dove il personaggio principale sembra essere la scrittrice Colette che ci dà l’impressione parli in prima persona. Invece c’è una Narratrice che sorveglia le partiture di questa vacanza, che per Colette non è mai solo “dolce far niente”, dal momento che la scrittrice con il fidato Léo è impegnata in un allestimento teatrale e nelle revisioni di un nuovo romanzo.
Nell’estate del 1920 Colette è la prima a fare il bagno, è la prima ai fornelli. Questa donna, che è un’ottima padrona di casa, non ha i palpiti se gli amici arrivano proprio tutti insieme e non ci sono neanche stanze sufficienti a ospitarli.
Quando arriva nella casa in Bretagna, gelata, nonostante un sole estivo che per noi, abituati alle coste tirreniche infuocate, ci chiediamo: ma di che diavolo di estate parla Sidonie-Gabrielle Colette, in arte Colette?
Ma basta risvegliare la casa e fare un fuoco nel camino per ristabilire la temperatura ideale, così Colette può iniziare a nuotare nell’acqua, anche se ancora fredda.
Colette si trova in quel periodo in cui si inizia a vedere che sta lentamente invecchiando, ma la verità la conosce solo lei. Gli amici la trovavano sempre uguale, un fuoco sferzante di battute argute, la tenerezza versa la figlia ribelle, Bel-Gazou, ma anche dei sopiti sensi di colpa. C’è poi la compagnia del figliastro di sedici anni, Bertrand, figlio di un ex marito.
Il ragazzo viene presentato così dalla scrittrice Valentina Fortichiari:
Il fascino di un uomo che si va formando sotto i tratti ancora acerbi di un adolescente, questa aveva Bertrand: una donchisciottesca bruttezza, una fronte alta, un naso ossuto e solenne, grandi occhi cerchiati, grande bocca generosa, denti quadrati e solidi, colorito diseguale, mento macchiato da qualche macchiolina.
In realtà sembra essere Colette a guardare il giovane descrivendolo fin nei minimi particolari, ma lascia alla Narratrice il compito di dare importanza alle cose importanti e mettere in una luce oscura le cose che non hanno peso in questa vacanza.
Perché Colette non è solo venuta a Rozven per finire alcuni scritti, per nuotare, che è uno dei suoi piaceri, perché nell’acqua si sente libera; ma è venuta con uno scopo preciso, fare la guastatrice di un adolescente per farne un uomo.
Siamo nel 1920, Colette va verso i quarantotto anni, ha quindi trentadue anni più di Bertrand, peraltro figlioccio, e lui è dibattuto dal desiderio per questa donna così strana, così priva di sensi di colpa, o meglio, lo tiene nascosto a doppia mandata e, al contempo, si vergogna della propria inesperienza sessuale e di vita. Non sa nemmeno nuotare. Quindi Colette ha due compiti per quella lunga estate: insegnare a Bertrand a nuotare e la notte portarselo a letto.
Che non era affatto semplice, perché all’epoca nemmeno si sospettava che in un giorno molto lontano gli adolescenti che scelgono partner mature sarebbe diventata una moda, di cui non si scandalizzerà nessuno, a parte i moralisti e gli esteti.
Noi invece del modo di vivere di questi amici perennemente a mollo ne avremmo di cose da dire. Le serate con i giochi o col bavardage, un pettegolezzo che si estende fino alla politica, per rendere uomini e donne complici in un chiacchiericcio senza fine. In realtà per l’arte del bavardage, molti anni prima, Alessandro Manzoni confessò di avere un debole e di invidiare gli scrittori francesi e la lingua francese; mentre trovava l’italiano così rigido (un breve omaggio per i 150 anni dalla morte dello scrittore de I promessi sposi, che avrebbe trovato scandalosa e immorale Colette).
Tra le cose che Colette aveva portato con sé c’era Balzac, lei era fissata per questo grande scrittore, lo amava. Nella casa in Bretagna, durante la vacanza, si facevano lunghe letture condivise dei suoi libri. E poi i momenti delle cene e dei pranzi dove i piatti di carne erano la portata principale.
Chi scrive sente di aver tolto intensità al romanzo di Valentina Fortichiari, parlando di cose accessorie, perché sembrava vicina la notte in cui accade che Bertrand e Colette facciano l’amore per la prima volta, ma la narratrice scrive più pagine su come Colette stia preparando Bertrand a diventare un nuotatore provetto.
E poi tanti altri personaggi prendono vita in questo bellissimo romanzo di Valentina Fortichiari, che ha uno stile asciutto e profondo, intessuto di mille letture su Colette e dei libri di Colette.
Lezione di nuoto è un libro nato per caso, da una suggestione letteraria che le venne leggendo La scrittrice abita qui di Sandra Petrignani (Neri Pozza, 2002) e in realtà della storia di Bertrand, alla fine del romanzo, resta ben poco, perché sono le donne - e non solo Colette - le vere protagoniste di questo libro.
Lezione di nuoto. Colette e Bertrand, estate 1920
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