Lirael
- Autore: Garth Nix
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2023
Lirael di Garth Nix (Fazi, 2023, traduzione di Daniela Di Lorenzo) è un libro che costringe a immaginare.
Potevo sentire la Morte avanzare. Immobile nella mia postazione, avvertivo quella sensazione inequivocabile di gelo che, arrivando da dentro, imprigionava inesorabilmente ogni singola fibra del corpo.
Continuai a osservare le rive del fiume, fino a quando non vidi i primi movimenti sulla sponda ovest: decine e decine di Braccia si stavano schierando l’uno accanto all’altro, a distanza di sicurezza dalla tanto temuta acqua corrente. Si trattava di cadaveri condannati di nuovo al mondo dei Vivi da un negromante corrotto; da un negromante molto potente. A ogni loro movimento corrispondeva un suono sinistro, che dava conto di come il loro fisico si stesse smembrando passo dopo passo, innegabilmente vinto dalla putrefazione già da tempo.
Quella vista generava un terrore inenarrabile, le cui radici sembravano affondare oltre l’animo stesso. Eppure, non riuscivo a distogliere lo sguardo o solo a pensare di fuggire, prigioniero inconsapevole di una magia per me invincibile.
Faticosamente, riuscii a spostare l’attenzione alle acque del fiume dove, con una certa apprensione, non tardai a riconoscere l’imbarcazione che le solcava.
Ancora pochi metri e neanche la magia che governava L’Esploratrice sarebbe stata in grado di opporsi alla forza del Ratterlin, che l’avrebbe inesorabilmente trascinata verso le cascate delle Lunghe Falesie e, dunque, verso la distruzione.
Essa recava le speranze e le paure di un intero mondo, diviso da est a ovest da un Muro dalla magia eccezionale, frutto del lavoro dei Costruttori, a sud del quale sembrava esistere una realtà completamente differente da quella del nord. Ma forse, a ben vedere, non era davvero così.
Il futuro di tutto ciò era nelle mani del principe Sameth, designato come successore dell’Abhorsen ma nella mente del quale spiravano forti venti di incertezza. I suoi genitori erano nientemeno che il Re Touchstone e Sabriel, la regina Abhorsen, entrambi leggendari.
Lui e sua sorella Ellimere avevano avuto in sorte il regno dei vivi del padre e... quello dei morti della madre. A Sam era toccato quest’ultimo. Ma qualcosa sembrava non andare come previsto... E contrariamente a ogni aspettativa, non riusciva neanche a immaginare di entrare nel regno della Morte senza provare autentica paura. Ma non era un codardo; e i rischi che aveva corso per difendere i suoi amici lo dimostravano, così come le ustioni impresse sul polso dal negromante che aveva sfidato allora, rischiando la vita, tenevano vivo il terrore profondo che aveva provato.
Riusciva a stento a toccare la bandoliera con le sette Campane.
Ma non era il solo a doversi occupare del domani di quel mondo e delle minacce che si addensavano all’orizzonte. Gravata di un fardello molto simile, Lirael aveva lasciato il ghiacciaio dove viveva insieme alle sue innumerevoli cugine: le Clayr. Tuttavia, a differenza di queste, lei non possedeva ancora il dono della Veggenza che consentiva di vedere nel futuro, seppure in modo a volte disarticolato; probabilmente sarebbe arrivato, ma per il momento si lasciava attendere. Eppure, qualcosa non quadrava...
Accompagnata dalla fedele Canaglia, aveva accettato una missione che sembrava al di là delle sue capacità e nella quale l’unica cosa certa sarebbe stata il rischio di perdere la vita.
Senza alcun preavviso, l’Esploratrice cominciò a rallentare, mentre la corrente che ora la spingeva divenne visibilmente diversa da quella che agitava le acque impetuose del fiume, tenute lontane da un ingegnoso canale. Improvvisamente, a prua cominciò a delinearsi con sempre maggiore chiarezza la sagoma di una costruzione: finalmente, la Casa dell’Abhorsen.
La prosa di Garth Nix in Lirael è ammaliante: insidiosa come le acque del fiume dei Morti di cui racconta, lambisce i sensi del lettore con gentilezza, ma con decisione, rendendo evanescenti i confini tra realtà e finzione fino a portare a immaginare di essere sul campo di battaglia in prima persona.
Essa impone il proprio ritmo e trascina sempre più a fondo in un mondo dal quale si avrà davvero poca voglia di riemergere.
Ognuno dei personaggi che si incontrano è protagonista a suo modo e impreziosisce l’universo fantastico abilmente costruito dall’autore, nel quale paura e coraggio si affrontano senza tregua. Le pagine scorrono rapide, spinte dalla tensione del racconto e sarà necessario un grande sforzo per smettere di girarle, rammaricati di dover spezzare una magia così speciale.
Posai il libro accanto a me e, come in un sogno, chiusi gli occhi per ammirare la bellezza dei simboli della Briglia.
Lirael
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