Lisa Morpurgo
- Autore: Melissa Panarello
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Melissa Panarello ha scritto un libro percorso da una magica grazia. Quella che sgorga spontanea dall’incontro di due emozioni positive: il timore reverenziale che ammanta l’ammirazione e la stima che si nutrono per qualcuno e l’affetto che per questi si prova. Il ritratto di Lisa Morpurgo che Panarello regala al lettore (Giulio Perrone editore, 2021) è scritto a tratto fine ma deciso, le stesse caratteristiche che hanno distinto la storia della protagonista.
Morpurgo è presentata al lettore come donna e come il cameo prezioso che la sua volontà, intelligenza e straordinarie capacità intellettuali modellarono lungo il corso della sua vita fino a farla divenire il grande capolavoro femminile che tutti conoscevamo quando ci lasciò, nel 1998, e che esce dalle pagine di Panarello con uno spessore vivido e reale.
Alla biografia della più grande astrologa di tutti i tempi, Panarello non aggiunge alcuna nota in più di ciò che Morpurgo non volle fosse reso noto anche quando era in vita, in un atto di esemplare rispetto del riserbo che la scrittrice ha sempre voluto mantenere sul proprio privato. Scrive infatti Panarello: “La signora Morpurgo, ha sempre tutelato la sua vita privata e rifiutato di essere colpita dai violenti raggi dei riflettori”, e rimase sempre fedele a questa intenzione di “sfumare il vero e renderlo più misterioso”.
C’è quindi il racconto dei punti di svolta esistenziali, scrittura - lavoro editoriale - astrologia, ai quali Panarello intreccia anche i propri, sottolineando quanto la vita e l’esempio della scrittrice siano stati di fondamentale importanza lungo il suo percorso. La mini, discreta, autobiografia si accosta infatti con equilibrio alla biografia di Lisa Morpurgo, e non tanto allo scopo di parlare di sé, quanto piuttosto come tributo e celebrazione della gratitudine nei confronti dell’astrologa per aver determinato e accompagnato alcune scoperte decisive nella sua vita. Per esempio, ricorda in modo deciso l’autrice, riferendosi alla sua libertà di decidere con chi uscire: “Devo questa libertà di scelta a due cose: al femminismo e alle scoperte di Lisa Morpurgo”. Più chiaro di così.
E lo stesso tono di gratitudine c’è nell’ammirazione, umiltà e passione con cui l’autrice, anche lei divenuta un’astrologa affermata, parla della sua maestra, straordinario esempio di complicità e ossequio femminile:
“Non posso considerarmi un’astrologa come Morpurgo, e non per imbarazzo o timidezza. Lei era una studiosa e io ho imparato da lei, lei era capace di illuminazioni e intuizioni che sono un talento, una genialità non facilmente riproducibile in un altro essere umano”.
Molti sono i richiami alle opere della scrittrice, perché Panarello sottolinea, convinta, che anche “molta della sua fama come astrologa, dipenda dal talento innato che aveva nella scrittura”. E si sofferma soprattutto sul gioiello che è Madame andata e ritorno (Edizioni di Atlantide, 2021) e che, scopro proprio con questo libro, è grazie a Melissa Panarello se dopo 70 anni di latitanza dagli scaffali è stato ripubblicato per merito della sua neonata agenzia letteraria, PAL - Piccola Agenzia Letteraria, che oggi ne detiene di diritti editoriali.
Molto coinvolgente è anche il ritratto delineato dall’intervista a Massimo Fornicoli, lo psicologo amico e collaboratore dell’astrologa, che si legge alla fine del libro.
Insomma, Lisa Morpurgo, di Melissa Panarello, è un libro soave, una elegante corolla con tantissimi petali tono su tono, ognuno dei quali racconta una pagina della storia straordinaria di questa donna unica, le cui stelle, senza dubbio, erano particolarmente brillanti nel cielo della sua nascita.
Un’esperienza di lettura molto piacevole, pervasa dal sentire l’esistenza in modo intenso e profondo. È forte il richiamo alla vita, sia nelle pagine che descrivono la protagonista, sia nelle pagine in cui è l’autrice stessa che si confronta con la vita. Questo libro è come se fosse il bacino comune in cui si sono incontrate tante dimensioni temporali: gli anni in cui visse Morpurgo, quelli che ha vissuto fin qui Panarello e l’attualità, intrisa anche delle incertezze e degli stupori dovuti alla cattività pandemica.
Il fil rouge di queste vite, e della nostra che leggiamo, è l’attenzione a cogliere sempre i segnali di rinnovamento nelle cose che accadono e in noi. La stessa Panarello racconta la sua capacità nell’aver trasformato lo stop del lockdown, in un go, una ripartenza tutta nuova. È una bellissima lezione sulla potenza dell’inattività, sul tempo come forza fecondatrice dei semi lasciati riposare e poi sbocciare. Una bella metafora sul fluire del tempo che si trasforma in un nuovo futuro, prima inimmaginabile.
Dice bene Morpurgo, e Panarello lo testimonia in concreto: “ci muoviamo assieme al cielo, non esiste un percorso già tracciato”. Una buona chiave di lettura della vita, e che mi sento di poter trarre da questo libro come un appello, con tutte le sfumature del caso concreto, adattandola agli aneliti di cambiamento che pure si sentono forti in questa fase che la pandemia ha contribuito a mettere in luce in molti di noi.
Mi piace pensare che questa lettura sia destinata, in qualche modo, a portare proprio quel vento di cambiamento di cui Lisa Morpurgo fu interprete e visionaria e che descrisse, in modo affascinante, alla fine del suo libro Madame andata e ritorno. Che questa lettura sia come una eredità di Madame che salta di donna in donna, e in generale in chi legge di lei e della sua storia, regalando una nuova consapevolezza, la stessa che la portò ad accettarsi in una veste nuova e in un nuovo ruolo, dopo quasi metà del suo cammino personale.
Ovviamente è un’eredità che varia di momento in momento, perché le stelle si sa, ce lo dice Lisa Morpurgo, si muovono, e non stanno lì, ferme, a guardare.
Lisa Morpurgo
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