Lo schermo e il taccuino
- Autore: Stefano Santoli
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
Itinerari di un appassionato di cinema
Stefano Santoli, appassionato cultore di cinema, regala un’accurata analisi di alcune pellicole non necessariamente recenti e non necessariamente celebrate da pubblico e critica.
La copertina del saggio enigmatica e misteriosa evoca una scala a forma di pellicola che si interseca con la penna. Una fantasia che spiega il diretto connubio tra spettatore di cinema e al tempo stesso analizzatore e critico, pronto a buttare giù appunti a ciascuna visione.
Santoli spiega e disseziona delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema ma anche alcune uscite da poco e che rientrano in certe categorie (’libertà’, ’femminino’, ’natura e civilizzazione’, ’pellicole allo specchio’).
Così Santoli si occupa del capolavoro indiscusso di Fellini, quell’Otto e mezzo che oscilla tra autobiografia e manifesto della libertà autoriale, passando poi per Buñuel, il dissacratore di certe frange borghesi, fino a Furyo, grande performance recitativa dell’ambiguo David Bowie giungendo poi in epoca recente al Figlio, dei fratelli Dardenne. Il femminino parte da una delle pellicole più note del primo Antonioni, L’avventura, con Monica Vitti musa e interprete fino a giungere ad Abbas Kiarostami. Il terzo percorso "Natura e civilizzazione" curiosamente annovera nella sezione "Avatar", un film di assoluta finzione che però riporta paradossalmente a una natura primordiale che vuole vincere sulla tecnologia assoluta.
Nei confronti tra le pellicole Santoli scopre parallelismi e dicotomie tra inaspettate storie. Cosa può avere in comune Habemus papam dissacrante e ironico con il poetico e quasi trascendente Vangelo secondo Matteo a parte le simpatie per una certa frangia politica dei due registi realizzatori? E ancora cosa nasconde Lourdes, la controversa pellicola che ha convinto credenti e atei a permanere nelle proprie opinioni considerando la vicenda narrata chiaro manifesto delle loro convinte teorie?
Santoli, preciso e analitico, legge puntigliosamente ogni pellicola prescelta traendone reconditi significati.
Un saggio raro e prezioso, di agevole lettura malgrado contenga tesi e citazioni non per tutti immediate ma più fruibili da un lettore di cultura medio-superiore. Un sussidio utilissimo per il cinefilo e lo studioso di cinema, sicuramente da tenere nella propria biblioteca se si pratica la settima arte.
Lo schermo e il taccuino. Itinerari di un appassionato di cinema
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