Lo strabismo di Venere di Silvana Segapeli

Il romanzo di Silvana Segapeli fa piazza pulita delle protagoniste o dei protagonisti “unidimensionali”.
Chi fa cronaca nera trova aiuti insperati nelle informazioni di un possibile caso dal commissario di polizia e dal portiere dello stabile dove sarebbe dovuto andare da sposata la giovane donna cha ha perso la vita durante il viaggio di nozze e l’edicolante trova nella giornalista notizie importanti sul caso.
I protagonisti del romanzo giallo Lo strabismo di Venere di Silvana Segapeli (Damster edizioni, 2023) hanno più sfaccettature e per questo che il libro giallo in questione presenta non pochi colpi di scena.

Venere De Rosa è una giornalista giovane e bella che non si accontenta di fare solo cronaca. Il suo capo Aloisi sa che la giovane donna potrebbe fare meglio e quindi la pungola, non si accontenta dei suoi brevi pezzi di cronaca. Durante una convention, a cui lei è accreditata, riceve la notizia scioccante che la sua grandissima amica da tanti anni, Anna, è morta a causa del tetano su un’isola deserta, dove i soccorsi sono arrivati troppo tardi.
Lei, che non beve quasi mai, passa l’ultima notte in albergo a stordirsi dopo la tragica notizia. Accetta un bicchiere di champagne dal senatore Ruffini, uomo influente e potente. Dopo quest’ultimo bicchiere, Venere non ricorda più niente, conserva solo sprazzi di memoria. Ricorda solo un uomo giovane la guarda dal letto. Dovrebbe essere il fotografo freelance Leonardo, un ragazzo piacente che porta un orecchino molto particolare. Poi più niente. Venere crede di aver passato la notte con lui, ma in realtà la faccia del senatore Ruffini che le porge un bicchiere non riesce a dimenticarla. Vorrebbe parlare col politico, per chiedere chiarimenti, peccato che lui sia stato trovato morto ammazzato nella sua camera d’albergo.
Venere cerca in tutti modi di schiarire la sua mente e ricordare quella notte, nonostante il dolore fortissimo per la perdita dell’amica, cerca di fare tutto da sola.
E si accorge che, con le stesse modalità di Anna, si è tolta la vita una ragazza francese. Essendo solo congetture, parte per Parigi per saperne un po’ di più, tanto lo sa che il suo caporedattore non le darà un euro per queste trasferte che sono fumose e prive di fonti certe. Al ritorno Venere è diventata una giornalista che non si fida più di nessuno. Tornata per riprendere le cose più care di Anna, scopre Walter, il neo sposo già vedovo, in compagnia della sua ex fidanzata Lucia. Venere lo accusa di indifferenza e menefreghismo.
La trama si infittisce e Venere si rende conto che, come cronista di delitti, ha ancora da imparare. Nel frattempo le indagini latitano, mentre il fotografo sta diventando un punto fermo nella vita della giornalista. Si è detto fin troppo e Venere prenderà delle misure che all’apparenza sono gratuite e invece - ecco perché dovete leggerlo.

Lo strabismo di Venere è un libro scritto con grande maestria, dove tutto cambia continuamente, resta solo il gusto amaro della rapacità degli uomini che hanno bisogno di molestare donne o peggio, per puro gusto del potere. Questa dichiarazione non intacca la trama e non anticipa niente. Un libro da leggere, anche se non si è degli appassionati della letteratura di genere.