Love Holidays. Quaderni d’amore e di viaggi di Fosco Maraini, Topazia Alliata

“È proprio vero quello che dice Natalia Ginzburg: è il lessico interno e proprio di ogni famiglia a dare la misura della tensione amorosa, dell’intimità, dell’autoironia di un rapporto”.

Dacia Maraini nell’Introduzione al volume che raccoglie i quaderni in forma originale redatti da Fosco Maraini e Topazia Alliata tra l’agosto del 1934 e il settembre del 1935, sintetizza così l’unione tra i suoi genitori, instancabili viaggiatori curiosi di scoprire il mondo che li circonda. Nel libro che contiene una nota storica di Toni Maraini, mentre l’acquisizione dei materiali è di Yoi Maraini, appaiono osservazioni, note, disegni, confessioni che raccontano “gli anni giovanili di Fosco e Topazia, un ragazzo anglo-fiorentino che percorre l’Italia in motocicletta e una giovanissima e bionda siciliana refrattaria a tutte le regole e a tutte le tradizioni”. I ragazzi, poco più che ventenni, lui, classe 1912, figlio di Antonio Maraini scultore ticinese e di Yoi Crosse scrittrice “mezzo inglese e mezzo polacca” nata nel 1913 dal “duca impoverito” Enrico Alliata di Salaparuta e da Sonia Maria Amelia de Ortuzar Ovalle de Olivarez, nobile cilena, “voce da soprano lirico”, si erano conosciuti a Firenze nel ’32 quando Fosco stava per partire per il servizio militare nel V reggimento degli Alpini.

Topazia detta Topsy “refrattaria a tutte le regole e a tutte le tradizioni” si era subito sentita attratta da quel giovanotto “dalla faccia un po’ mongola, gli occhi stellati” che percorreva l’Italia in motocicletta. L’amore era scoppiato e i ragazzi avevano deciso di andare a vivere insieme “cosa allora assai scandalosa”. Intellettuali entrambi, belli, affascinanti, eleganti, anticonformisti, provenienti da ambienti familiari ricchi di stimoli culturali, il futuro etnologo, orientalista, alpinista, fotografo e scrittore e la futura pittrice, avevano intrapreso una serie di viaggi attraverso il Belpaese dalla natura ancora vergine.

L’affinità elettiva tra Fosco e Topazia era talmente forte che era sembrato naturale trascrivere con pazienza certosina su dei quaderni i loro diari di viaggio e di avventura, “alternando le descrizioni dei paesaggi, delle montagne, delle strade percorse, alle lettere che si scrivevano, ai pensieri che salivano improvvisi alla mente, alle descrizioni delle più buffe e inattese avventure”.

Le Dolomiti, il Monte Bianco, la Marmolada e il Cervino, Torino e Firenze, la Sicilia con Enna e Taormina visti attraverso gli occhi di una coppia che vagheggiava case, mondi e universi. Disegni stilizzati di cieli in tempesta, monti dalle cime aguzze, fiumi, laghi e rifugi di montagna accompagnavano questi cinque quaderni chiamati, non a caso, Love Holidays, specchio e testimonianza di una grande passione.

“Noi siamo compagni di cordata, d’amore, di lavoro, di vita, infine. Friends, brothers, comrades, perfectly free and perfectly united”.

Dacia Maraini sottolinea quel lessico particolare usato dai suoi genitori che “li chiude in un mondo di giostra amorosa dall’accento giocoso e autoironico”. Una scelta linguistica istintiva scaturita da quell’intreccio di culture con lingue lontane tra loro, con il quale Fosco e Topazia avevano familiarizzato fin dalla nascita: italiano e inglese, dialetto siciliano e dialetto fiorentino più qualche termine della nonna cilena di Topsy.

“Indietro signori, arriva il treno! Oh finalmente. Eccola! Topsy! Topsy! Un kissone adorabile! Ce ne freghiamo del capostazione col fischio, dei passeggeri, dei facchini. Che darlinga! Una sottanina bianca, una maglietta azzurra, un bascherino sulle ventitré...”.

La poetessa, scrittrice e storica dell’arte Toni Maraini precisa:

“I diari sono riemersi dopo più di mezzo secolo nel corso del primo inventario delle carte di mio padre Fosco, intrapreso a Firenze, tra maggio e settembre 2005, (Fosco Maraini è scomparso l’8 giugno 2004 - N.d.R.), quando venne chiusa la casa detta Torre di sopra in cui aveva vissuto”.

“In sandolino fino all’isola Madre. Cantato insieme. So friendly, so simply. We are in love... I’m very in love”.