Lucky di Jackie Collins

Con “Lucky” (Bompiani, 1988, collana I Grandi Tascabili n. 86, pp. 524, copertina a cura di Bob Guccione) torna Lucky Santangelo, figlia del potente Gino Santangelo, gangster gentiluomo ormai in pensione. Sposata a sedici anni per volontà del padre, divorziata e intraprendente. Ora, alla soglia dei trent’anni, decide di dare una svolta alla sua vita.
Come? Presto detto: intanto cede la sua quota dell’hotel al padre, successivamente decide che è giunta l’ora di trovare l’amore. E lo trova.

Lennie Golden, mediocre attore comico, ecco il bersaglio della bella Lucky.
Si vedono, sono eccitati l’uno dall’altra, eppure le cose non vanno come previsto. E Lucky questo non può accettarlo…
Tutto finito, dunque? All’apparenza sì, poiché Lucky frequenterà un amico di famiglia, padre della sua migliore amica.
Qualcosa però non va come avrebbe dovuto e una stupenda creatura decide di allietare la vita di Lucky. Dopo un inizio difficile la coppia convola a giuste nozze e tutto sembra procedere per il meglio.
Eppure la storia non finisce qui, non siamo nemmeno a metà del libro. Il matrimonio di Lucky, nato sotto i migliori auspici, sembra perdere colpi, i pensieri del marito sono rivolti a un’altra donna e, nella vita di Lucky, piomba di nuovo Lennie Golden.
Una brusca sterzata è quello che ci vuole, in questo momento. L’importante è riuscire a controllare l’imbarcata, pena un disastro totale.
La felicità sembra a un passo, giusto a portata di mano. Eppure è sempre così difficile riuscire ad afferrarla e tenerla saldamente tra le nostre mani.

Jackie Collins torna con la bella e indomabile Lucky Santangelo e lo fa con sfrontatezza e la solita classe.
Lucky è così, la si può vedere in mille modi differenti ma alla fine l’ameremo, sempre.
Un nuovo capitolo della vita di Lady Boss, l’ennesimo trionfo di un’autrice che ci manca ogni giorno di più.