Lupa Nera di Juan Gómez-Jurado

Dopo il grande successo del precedente romanzo di Juan Gómez-Jurado, Regina Rossa (Fazi, 2021), che ci ha tenuti incollati alla pagina affascinati dalla personalità insolita di Antonia Scott e del suo aiutante amico, il poliziotto Jon Gutièrrez, eccoci al secondo romanzo della annunciata trilogia: Lupa Nera (Fazi, 2022, trad. E. Tramontin).

Dico subito che il libro, pur incalzante nel ritmo e coinvolgente nell’evoluzione della storia, mi è piaciuto meno del precedente. Forse perché la personalità di Antonia, così ben raccontata e seguita con tanti particolari della sua difficile vicenda personale, qui lascia il posto ad altri personaggi, soprattutto femminili, meno caratterizzati. La lupa nera che dà il titolo alla storia compare solo nelle ultima parte del romanzo; invece svolgono un ruolo di primo piano la bella Lola Moreno, moglie del mafioso russo ucciso barbaramente nella sua pacchianissima villa di Marbella, dove si svolge la prima parte della vicenda, e una commissaria della polizia spagnola, che mal sopporta l’arrivo sulla scena del crimine della coppia Scott-Gutierrez: chi sono, perché sono lì, si chiedono i poliziotti spagnoli, cos’è l’Europol di cui esibiscono il tesserino?

C’è un enorme giro di interessi criminali da parte di una potentissima organizzazione russa, che fa capo a un ormai anziano ma pericolosissimo personaggio, Aslan Orlov, che attraverso il suo cassiere di fiducia, Yuri Voronin, giovane e ambizioso, muove capitali, droga, e tratta di prostitute. Quando in un container sigillato Antonia si trova di fronte a un gruppo di ragazze soffocate e morte di sete, scatta in lei quella voglia di giustizia che la porta a imprese al limite dell’umanamente possibile: le sue pillole rosse, la sua intelligenza strepitosa, le sue intuizioni immediate, la possibilità di accedere a un supercervello che fornisce informazioni riservatissime, l’appoggio di Jon, il collega del quale ormai ha capito di non poter fare a meno nelle sue spericolate avventure da detective sopra le righe, rendono il romanzo intrigante e coinvolgente.

Anche se, sullo sfondo, resta una misteriosa donna, Sandra, già nota ai lettori, che Antonia non ha dimenticato e che è il vero scopo ultimo del suo lavoro investigativo e della sua disperata ricerca di giustizia. La lupa nera, una donna russa alla ricerca della vendetta, è cresciuta con l’anelito di fare giustizia sommaria di chi le ha sottratto la sorella e le ha massacrato la vita. Alla fine queste due “eroine” non possono che trovarsi dalla stessa parte, pur se con scopi diversi. Romanzo di azione adrenalinica, con un finale aperto, ci rimanda al prossimo incontro con la coppia che si sta rivelando assolutamente originale nel panorama della narrativa thriller europea. Ion, con i suoi cento chili e i suoi abiti di taglio italiano, sempre vicino alla minuscola e geniale Antonia, sono una coppia ben cotruita.