Ma liberaci dal male
- Autore: Costantino D’Orazio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2017
Critico d’arte e divulgatore, in fortunate rubriche televisive e radiofoniche, della storia dell’arte di cui è grande e competente cultore, ora Costantino D’Orazio si misura per la prima volta con il romanzo. Pubblicato da Sperling & Kupfer, con un titolo subito evocativo di un clima fortemente legato alla religione cattolica e al senso del peccato, “Ma liberaci dal male” ci racconta uno dei tanti luoghi segreti di Roma, luoghi che grondano storia e spesso nascondono misteri irrisolti.
La giovane protagonista, Virginia detta Vivi, dopo una vita complicata dal rapporto ambiguo con un padre appassionato di storia dell’arte, dopo aver perso la madre amatissima, suicida per cause a lei tuttora sconosciute, ha deciso: si rifugerà in un convento di clausura, per cercare una pace interiore che non riesce più a trovare nella vita quotidiana. Il luogo prescelto è il monastero romano dei Santi Quattro Coronati, alle spalle del Colosseo, dove vive una piccola comunità di suore Agostiniane, dedite alla preghiera, al silenzio, al lavoro manuale, alla vita comunitaria scandita da giornate sempre uguali, dirette da una Madre Superiora gentile e da una vice, suor Maria Elisabetta, che ha tutte le caratteristiche degli stereotipi della suora cattiva: autoritaria, invidiosa, severa, inflessibile.
La postulante Vivi si trova subito immersa in un clima di silenzio, di sguardi muti tra le suore che lei non capisce, di pasti silenziosi, mentre un sacerdote, don Bruno, padre spirituale e protettore delle monache, si presenta alla ragazza in modo ambiguo: mentre le rivolge parole d’incoraggiamento la convoca per una penitenza nella chiesa deserta, a tarda sera, spaventandola. Nei riti a cui la ragazza difficilmente riesce a conformarsi, tra lodi e vespri, compieta e ora nona, intervengono due insolite novità: la Superiora decide che la comunità monastica per stare “nel mondo”, pur non appartenendo al mondo ma solo a Dio, aprirà un sito internet per comunicare con l’esterno e Virginia affiancherà suor Elisabetta, pur con molte limitazioni nell’uso del computer. Per email arriva subito la richiesta di un giovane ricercatore, Andrea, raccomandato da don Bruno, di trascorrere fra le mura del convento un periodo di ritiro spirituale.
Di qui partono una serie di misteri e di colpi di scena che rendono il romanzo un vero thriller, dall’inatteso finale.
La caratteristica del libro è quella di riprendere alcuni topoi delle narrazioni conventuali, dal nome di Virginia, che ci fa subito pensare alla leggendaria monaca manzoniana, alla Religiosa di Diderot, dove la monacazione forzata non può che destabilizzare menti fragili: le sorelle agostiniane dei nostri giorni si portano dentro storie tragiche, difficili, che il convento solo in parte riesce a risanare; Vivi dovrà fare i conti con se stessa, il proprio passato, il rapporto con i suoi genitori e con la sua non vocazione. Ma la parte più affascinante del libro è la storia vera del ritrovamento di antichissimi affreschi di cui per secoli si erano perse le tracce: sulla falsariga romanzesca l’autore rievoca il ritrovamento ed il prezioso restauro di tali affreschi, dentro una sconosciuta Aula Gotica, avvenuta a cura di storici e restauratori della Soprintendenza statale nel 1996.
“La scoperta degli affreschi nell’Aula Gotica presso il complesso monastico dei Santi Quattro Coronati è uno di quegli eventi fortuiti ed imprevedibili che capitano raramente nella vita di uno storico dell’arte e portano con sé una carica rivoluzionaria dirompente. Una rivelazione che ha costretto gli esperti a riscrivere la storia dell’arte del Duecento e il ruolo di Roma nella pittura medioevale”.
Così si conclude l’insolito romanzo di Costantino D’Orazio, pieno di storie pubbliche e private, in una Roma segreta, misteriosa, assediata da turisti inconsapevoli, minacciata nella sua integrità da incompetenza ed incuria, custode di tesori nascosti che solo la passione di pochi coraggiosi studiosi, ricercatori, funzionari, restauratori tenta di conservare e salvare, per consegnarli ai nostri posteri, nel segreto di luoghi inaccessibili e per questo preservati da incuria e ignoranza.
Tante citazioni coltissime affascineranno i lettori appassionati di storia dell’arte, a cominciare dalla visita della adolescente Virginia turbata dalla postura della statua della Beata Ludovica Albertoni, la celebre scultura berniniana conservata nella chiesa di San Francesco a Ripa a Trastevere.
Ma liberaci dal male
Amazon.it: 7,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ma liberaci dal male
Lascia il tuo commento
Grazie mille per questa recensione inaspettata!