Maicolgècson di Paola Soriga

Narrato in prima persona come David Copperfield di Charles Dickens, un classico della letteratura vittoriana, Maicolgècson di Paola Soriga (Mondadori, 2021) è un bildungsroman contemporaneo, perché accompagna la protagonista dalla nascita fino alla tarda adolescenza.

Remigia nasce in Campidano, una regione della Sardegna, e come amici e parenti è abituata a esprimersi in campidanese. Nel libro molte frasi ed espressioni sono in quella lingua, accanto a traduzioni o versioni adattate in italiano.
L’autrice scrive seguendo il punto di vista della protagonista.

Accanto a Remigia la numerosa e affettuosa famiglia Porcu: la mamma, un tempo commessa alla Rinascente, il babbo, la cuginetta Eleonora, più piccola di due anni ma più saggia e saccente, i padrini detti in campidanese didino e didina, l’amichetto Andrea, disadattato ma abile musicista, il primo amorino Dario.

Quello che piace nella narrazione è lo stile fresco e scorrevole, adeguato all’età della protagonista e quindi muta, man mano che il personaggio principale cresce, così come accade con Stephen Dedalus ne Il ritratto dell’artista da giovane di James Joyce.

Remigia è una bambina attenta e vivace con la passione per il canto, che per ben due volte appare in tv in trasmissioni dedicate. Nata nel 1980, vive e cresce in un periodo molto vivace musicalmente. Si appassiona a Ramazzotti, ma anche a Michael Jackson e a Freddie Mercury.

Edito da Mondadori, il romanzo riesce nel duplice intento di spiegare il cammino di crescita della protagonista e contemporaneamente usi e costumi della terra campidanese, così lontana dal continente ma comunque influenzata da esso.
Un bell’esempio di scrittura contemporanea consigliato a tutti.