Margini di un altrove. Alcesti-Fedra-Elettra

“Margini di un altrove. Alcesti-Fedra-Elettra. Dedicato alle tre protagoniste in scena al teatro greco di Siracusa” (Engramma, 2016) è un testo sinergico tra arte drammatica, scultura contemporanea e poesia moderna. Elettra, Fedra e Alceste protagoniste delle tragedie greche rappresentate con successo quest’anno a Siracusa, sono tre figure di donne simbolo che nella loro modernità incarnono le tragedie quotidiane di ogni donna. In questo saggio a cura di Elena Flavia Castagnino Berlinghieri e Katerina Papatheu, che vede tra gli scrittori nomi illustri come Philippe Daverio, Edith Lommerse, Anne Negre, Titos Patrikios, Richard Silberg, Patti Trimble e molti altri, la materia, la poesia e il teatro ruotano intorno all’archetipo femminile e al suo rapporto con la morte (Alcesti), all’amore inteso come libertà individuale (Fedra), alla vendetta come giustizia personale (Elettra).

“Margini di un altrove” non è solo un testo ma anche e soprattutto un progetto creato e portato avanti con determinazione e successo dalla University Woman of Europe, dalla FILDIS di Siracusa, insieme alla Cattedra di Lingua e Civiltà di Greco antico e moderno dell’Università di Catania, dal Consorzio Universitario Archimede di Siracusa e dalla Fondazione Siracusa è Giustizia.
Enti e istituzioni che operano fattivamente nel territorio contro il femminicidio, la violenza verso le donne, sempre e comunque per i diritti umani. Il testo racchiude il progetto e vuole essere come dicono le due curatrici:

“un ex voto offerto alle donne di tutto il mondo, in nome e in forza dei più recenti strumenti giuridici internazionali contro la violenza di genere per la difesa dei diritti umani, non ultima la Convenzione di Istanbul”.

Intense le testimonianze che ruotano tutte intorno alle tre storie di donne (Alceste, Fedra ed Elektra) e focalizzano l’attenzione sulla violenza di genere, tra passato e presente, in un’auspicata prospettiva che nel mondo regni eguaglianza di diritti, senza alcuna differenza di genere. Il testo può e dev’essere letto come la storia dell’emancipazione femminile, dall’antichità fino al mondo contemporaneo ed è proprio dal mondo antico che emerge il quadro attuale delle donne di oggi, che pur avendo ottenuto molti diritti, questi spesso sono solo sulla carta, di fatto non hanno sconfitto la violenza. La violenza domestica uccide oggi in Europa una donna ogni tre giorni, non sono immuni da questa ecatombe né le classi sociali più elevate né le nazioni più sviluppate. Non si tratta di omicidi ma di femminicidi perpetratisi con il consenso di molti, nell’indifferenza dei tanti che riflettono la situazione socio-culturale delle popolazioni. Solo l’educazione, la bellezza, la cultura possono fare la "differenza" e questa monografia in due lingue (italiano ed inglese), di cui il ricavato è interamente devoluto a Emergency e al Centro Antiviolenza La Nereide Onlus, ne è la testimonianza.