Morellini Editore pubblica, nella collana “Delitti di lago”, Delitti di lago 4 (2020, ebook 5.99 euro, cartaceo 15.90), un’“antologia di racconti gialli a cura di Ambretta Sampietro”, come recita il sottotitolo del testo.
L’antologia contiene 20 racconti gialli ambientati sui laghi Maggiore, Orta, Como, Varese, Ceresio, Trasimeno e sul lago svizzero Champex.
“Gli autori, che sono accomunati dalla passione per il genere giallo e per i laghi e hanno all’attivo altre pubblicazioni e vittorie in premi letterari prestigiosi, accompagnano il lettore in un viaggio ideale nelle più affascinanti località dei laghi italiani”.
I proventi vengono donati all’associazione “La Gemma Rara” di Varese, un’associazione la cui attività è volta a favorire lo studio e la ricerca per la diagnosi e la prevenzione delle malattie rare e ad attenuare i problemi di disagio sanitario e sociale che tali patologie comportano.
Chiarisce lo scrittore Mariano Sabatini, uno dei venti autori presenti nell’antologia, da noi intervistato:
“Le malattie genetiche rare colpiscono il 3% dei nati, sono più di 7.000 e riguardano, in Italia, un milione e mezzo di persone. Hanno, più frequentemente, insorgenza in età neonatale o infantile, tuttavia alcune di esse possono rendersi palesi solo nell’età adulta. Le malattie genetiche rare sono dette “orfane”, perché poco appetibili alla ricerca sperimentale e clinica. Esse pongono problematiche impegnative in vari ambiti: dalla diagnosi alla presa in carico del paziente, dalla identificazione di appropriate soluzioni terapeutiche alla ricerca, richiedendo uno sforzo diagnostico importante e un’assistenza specialistica continuativa. Le persone colpite da malattie genetiche rare devono affrontare un percorso diagnostico e assistenziale complesso e difficile, a volte caratterizzato da solitudine e isolamento”.
I racconti e i relativi autori sono: I giochi dei grandi di Erica Arosio, Notte di Valpurga di Angela Borghi, Cambiamento climatico di Mercedes Bresso, La sciagura del lago di Sergio Cova, Omicidio a Villa Fedora di Emilia Covini, Per una torre di libri di Sara Kim Fattorini, Diamanti sul lago di Erica Gibogini, Il fantasma del lago di Lucia Tilde Ingrosso, All’ombra della Rocca di Aldo Lado, Lei si illumina di Giorgio Maimone, La Pazza del lago di Alessandro Marchetti Guasparini, Epifania di Nicoletta Minola, Grand hotel due omicidi di Danilo Pennone, I dubbi del parroco di Alberto Pizzi, Il segreto del lago silente di Maurizio Polimeni, Il profeta di villa Diamante di Silvio Raffo, Manoscritto trovato in una tasca di Sergej Roic, Il prato di Patrizia Rota, La villa della grande felicità di Mariano Sabatini e La strada di casa di Laura Veroni.
Chiediamo a Mariano Sabatini di descriverci in poche parole la trama del suo racconto:
"Morena Tinti, una donna disinvolta con grande senso per gli affari, acquista una vecchia villa sull’isola Maggiore del lago Trasimeno disabitata da anni, perché si dice sia infestata dal fantasma di donna Olimpia, per farne una residenza per anziani. Con lei collabora Ilaria, la sua migliore amica. Gli affari vanno molto bene, Morena dà molta confidenza agli anziani più ricchi, mentre i meno abbienti vengono confinati nei sotterranei. Un giorno viene trovata morta nel suo studio con un paio di forbici piantate nella schiena. Sono in tanti ad avere un buon motivo per ucciderla.
Ci spiega Mariano Sabatini, nato a Roma nel 1971, giornalista che scrive per quotidiani, periodici e web. In passato Sabatini è stato autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali, ha condotto rubriche in radio e oggi è molto presente sulle maggiori emittenti come commentatore. Sabatini ha scritto diversi libri, tra i quali ricordiamo: L’inganno dell’ippocastano (Adriano Salani Editore, 2016), vincitore Premio Flaiano e Premio Mariano Romiti opera prima 2017, Primo venne Caino (Adriano Salani Editore, 2018), vincitore Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2018, Premio Logos Cultura Milano International 2018 e Premio Letterario GialloCeresio 2019.
In questo lungo periodo da trascorrere dentro casa, non è difficile ritagliare un po’ di tempo per la lettura e per questo Mariano consiglia:
"È appena uscito, anche in e-book, il romanzo di Divier Nelli Amore dispari, con uno stile inconfondibile che inclina alla severa sottrazione, nel tentativo riuscito di rendere ogni parola insostituibile, efficace, significante. È la storia di una manipolazione sentimental-sessuale tra una donna adulta e un adolescente".
Inoltre Mariano sta leggendo:
"con la reverenza che si deve ai classici Un amore di Dino Buzzati, sull’invaghimento di un 49enne per una ragazza che fa la ballerina e che per arrotondare si prostituisce in una casa di Milano. Dorigo ha 49 anni, la mia età, e mi colpisce come l’autore, il romanzo è di 61 anni fa, la considerasse il tramonto dell’esistenza. Non è così. Una narrazione che s’infigge in chi legge, per la puntualità delle descrizioni di carattere volutamente ossessivo e per la carnalità che trasuda da ogni riga. Banale notare che non scriviamo più così. Ma diciamo che, per una esperienza strana di quest’estate, il romanzo mi ha attratto. Mi è stato invece consigliato, da un amico di cui in fatto di letture mi fido, Shotgun lovesongs di Nickolas Butler: dalle prime pagine, senza dubbio attraenti, mi sento di suggerire questa storia di amicizia virile ambientata nel Wisconsin".
Chissà se i più renitenti alla lettura scopriranno il piacere di leggere, giusto per evadere dalle mura domestiche. Potrebbe accadere questo miracolo, considerato anche che sull’onda dell’emergenza Coronavirus una grande richiesta di sostegno arriva da tutto il mondo del libro e in modo particolare dall’AIE (Associazione italiana editori)? Mariano così ci risponde:
"Non saprei proprio, non sono dell’opinione che questa stagione sciagurata renderà migliori le persone, le attitudini semmai verranno radicalizzate, estremizzate. Chi ha in sé i semi della libridine magari li vedrà rifiorire. Dubito che un non lettore possa essere folgorato sulla via di qualche libreria, anche perché la troverebbe al momento purtroppo chiusa. Al di là delle consegne di Amazon, Ibs e simili, bisognerebbe aver fatto incetta prima. Purtroppo va a ruba il lievito di birra, ma non di solo panetto vive l’uomo. Io penso che chi legge non è mai davvero solo, ma serve un grande allenamento, questo è altrettanto sicuro”.
Infine un pensiero per Elda Lanza, scomparsa il 10 novembre dello scorso anno, grande scrittrice, grande donna di razza e grande amica di Mariano. Cosa avrebbe detto la cara Elda di questo brutto periodo che stiamo vivendo?
"Dall’alto dei suoi 95 anni avrebbe affrontato tutto con saggezza, ma senza perdere il sorriso, perché era la persona più giovane che abbia mai conosciuto. Considero l’incontro con lei un privilegio accordato a pochi. E tra l’altro il mio racconto di Delitti del lago 4, La villa della grande felicità, è nato da un nostro soggiorno insieme a un Festival letterario sull’Isola maggiore del Trasimeno."
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mariano Sabatini racconta “Delitti di lago 4”: i proventi andranno alla ricerca
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