Mia, tua, nostra
- Autore: David Grossman
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2016
“Mia, tua, nostra” (Mondadori 2016, illustrazioni di Giulia Orecchia, traduzione di Alessandra Shomroni) è la favola per piccoli dai 3 ai 5 anni del grande autore israeliano David Grossman, nato a Gerusalemme nel 1954, diventato un caso letterario con “Vedi alla voce: amore”. Giornalista e scrittore, è noto in tutto il mondo per i suoi saggi e i suoi romanzi.
“Questa mattina, come ogni giorno, Lilli è andata a scuola”.
Lilli era una bella bambina dai capelli scuri che andava a scuola con la sua bambola Mirtilla, dai capelli rossi e dal simpatico visetto, che riponeva nell’armadietto che ogni scolaro aveva in dotazione con scritto il loro nome. Lilli aveva salutato con un bacio in fronte Mirtilla dopo averle sistemato la collanina di perline rosse. “Ciao Mirtilla”. I piccoli alunni si erano messi a giocare alla tombola degli animali, con le automobiline, avevano composto un puzzle e preparato i biscotti. I bambini avevano anche ballato e cantato tanto da sentirsi stanchi. Dopo aver pranzato, ognuno di loro aveva preso il suo orsacchiotto e cagnolino di peluche dai cassetti ed era andato ai materassini per fare il riposino. Quando Lilli aveva aperto il suo armadietto “non ha visto Mirtilla”. Anche Amalia dai fulvi capelli, la bambina più piccola della classe, aveva aperto il suo armadietto. Dentro c’era Mirtilla! “Quella è la mia Mirtilla” aveva esclamato Lilli. Amalia si era spaventata e aveva stretto a sé la bambola. Le due bambine avevano iniziato a contendersi Mirtilla tirandola. La maestra Gelsomina era accorsa per chiedere spiegazione. “Questa è la mia Mirtilla” aveva risposto Lilli. “Ma era nel mio armadietto” era intervenuta Amalia. La povera maestra non sapeva più a chi credere mentre Lilli sentiva che le lacrime le rigavano le guance. Presto la bambola contesa sarebbe diventata il pretesto affinché due piccine, prima arrabbiate l’una verso l’altra, siano poi diventate amiche.
“Scrivo fiabe perché è un canale aperto con me stesso soprattutto da quando sono nonno di due nipotini e ho il privilegio di assistere alla creazione di un essere umano, seguire il modo in cui impara a camminare, giocare. Con la fiaba si entra nei loro sogni e li si accompagna, allargando l’esperienza della vita”.
Così si è recentemente espresso in un’intervista l’autore rivelando che l’idea per la redazione del volume gli è giunta grazie alla figlia Lilah.
“L’incontro della bambina con l’ingiustizia è avvenuto davvero a mia figlia, e ricordo il modo in cui non sapeva esprimere la tristezza. E l’ho sperimentato io stesso, provando un enorme sollievo al momento della risoluzione del problema”.
Una favola delicata, che con misura e grazia ha il pregio di spiegare ai più piccoli l’importanza del condividere, specialmente quando si tratta di un giocattolo, il compagno indivisibile e privilegiato dei nostri figli. David Grossman, con la sua consueta sensibilità, riesce a entrare nel magico universo dell’infanzia con l’ausilio di tenere e colorate illustrazioni, perché anche un bambino sa intuire “il potere di una storia”.
Mia, tua, nostra. Ediz. a colori: 1
Amazon.it: 4,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mia, tua, nostra
Lascia il tuo commento