Minerva in fiamme di Susanna Raule

Susanna Raule è nata alla Spezia, dove vive. Psicologa e psicoterapeuta, ha lavorato come traduttrice e sceneggiatrice per vari editori. È l’autrice di L’ombra del commissario Sensi, Satanisti perbene, L’architettura segreta del mondo e del graphic-novel Inferno.
Ora con la casa editrice Mondadori, nella prestigiosa collana

Il Giallo

, pubblica il libro intitolato Minerva in fiamme.

Chi è Minerva? Minerva è una giovane donna, psicologa e psicoterapeuta, lavora presso il Centro per adolescenti della Spezia. Purtroppo è affetta da una malattia che si chiama Sclerosi multipla, con la quale da anni convive, cercando di farlo al meglio. Solitamente funziona, ma quella mattina la malattia le gioca un brutto scherzo:

Un lunedì di inizio giugno, Minerva Blanc si svegliò con la gamba destra in fiamme dal ginocchio in giù e la sensazione che a quella stessa parte avessero chissà perché fatto l’anestesia. Come le due sensazioni potessero convivere era un mistero. Era una bella parestesia compatta, formato gamba-letto, e Minerva, nella penombra della camera, si fissò il piede con disappunto.

Era una recidiva con i fiocchi quella che l’ha aveva colpita, e a Minerva non resta altro da fare che telefonare al Centro in cui da quindici anni si stava curando. Persino il suo gatto si era accorto che qualcosa non funzionava per la sua padrona e la fissava inquieto:

David Tennant, il gatto, si strusciò contro i suoi polpacci con completa equanimità ed emise un miagolio dal chiaro significato: sono un povero gattino che non vede cibo da anni e anni, non so come io abbia fatto a sopravvivere finora, ma adesso nutrimi, per favore, o morirò di fame.

Così dopo aver fatto tappa al centro, e aver atteso tranquilla per avere una flebo di cortisone, che migliora notevolmente la situazione, si reca al lavoro. Lì la attende una notizia sconcertante: un suo giovane paziente, Angel, è stato trovato morto all’interno di un magazzino, dopo che un bancale di bottiglie di acqua minerale, gli è stato scaricato addosso.
Ma come è possibile? Angel era un ragazzo sedicenne, con qualche problema, ma in definitiva abbastanza furbo:

L’impressione era di un ragazzo in cui i fattori di protezione superavano quelli di rischio. Una situazione sociale complicata, ma una famiglia amorevole. La tendenza ad agire d’impulso, ma la capacità di adattarsi. Orgoglio, ma anche autoironia.

Minerva non se ne capacita, qualcosa non le torna. Ed ecco allora che decide di iniziare un’indagine parallela a quella ufficiale, soprattutto per restituire al ragazzo ad una dignitosa dignità che gli aspetta di diritto:

Hai deciso di spingere i giochi di ruolo tipici della tua scuola fino a fingere di essere la Miss Marple della psicoterapia?

Minerva in fiamme è un giallo atipico, perché le indagini non sono condotte dal solito investigatore di professione, ma da una psicologa, che però è molto intuitiva e capace e giungerà a una verità certo terribile, ma quella è.
Una lettura intrigante e avvincente sia per la trama ben compatta e caratterizzata da uno stile discorsivo e fluido, che non annoia mai, sia per i personaggi che la costituiscono, sempre ben descritti nella loro quotidianità, nel loro agire e sentire intimo ed intimistico.
Una lettura di genere adatta agli amanti, ma anche a coloro che vogliono leggere divertendosi con una vicenda a tratti anche ironica, che non guasta mai. Un’ottima prova per una scrittrice che non delude. Ci saranno altre avventure di Minerva, un bel personaggio caratteristico e ben riuscito? Chissà...
Intanto godiamoci questa bella chicca letteraria.