Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren

Mistero a Villa del Lieto Tramonto (titolo originale Kuolema Ehtoolehdossa) di Minna Lindgren è il romanzo d’esordio della giornalista/scrittrice, primo volume della trilogia di Helsinki che sta conquistando i lettori di tutta Europa, edito in Italia da Sonzogno e tradotto da Irene Sorrentino, il cui adattamento per il cinema sarà firmato dal regista finlandese Neil Hardwick.

“Ogni mattina Siiri Kettunen si svegliava con la consapevolezza di non essere ancora morta”.

L’ultranovantenne era una dei tanti ospiti della residenza per anziani Villa del Lieto Tramonto di Helsinki, in Finlandia, un edificio moderno anni Settanta, con soffitti bassi e sottili pareti in cartongesso. Siiri, ex dattilografa al dipartimento per la salute pubblica, ora prendeva la propria vita con calma, tanto di tempo ne aveva in abbondanza. Ogni mattina la nonagenaria leggeva con cura il giornale e ascoltava i programmi radiofonici del mattino, abitudini che facevano sentire Siiri ancora parte del mondo. Talvolta, intorno alle 11, l’anziana usciva per il suo giro in tram, ma non quella mattina. Siiri aveva raggiunto gli altri ospiti della residenza nel salottino dove alcuni vecchi se ne stavano seduti sui divani con il capo ciondolante in attesa del pranzo. Invece, al solito tavolo verde nell’angolo l’ambasciatore sempre elegantemente vestito, Anna-Liisa e Irma Lannenleimu, dal corpo rotondo e dai gesti esuberanti, giocavano a canasta. Durante la settimana appena trascorsa, la bandiera del Lieto Tramonto era stata ammainata a mezz’asta, segno che qualcuno era venuto a mancare. Ma questa volta non era morto un anziano, per esempio la dama col cappellino della scala C che non si era più vista in giro per un po’ di giorni per poi riapparire di punto in bianco con il suo largo cappello turchese per giocare a bingo come d’abitudine. Era morto Tero, il giovane aiuto cuoco, quel simpatico ragazzo che si era sempre dimostrato tanto gentile con Siiri.

“Come era possibile che un uomo così giovane e sano fosse morto mentre degli ultranovantenni se ne stavano ancora lì senza fare una piega?”.

In un giornale Siiri aveva letto che una volta superati i novant’anni le persone smettevano di invecchiare. Quindi quelli come loro, sopravvissuti fino ai supplementari, rischiavano di perdere l’appuntamento con la morte. Tero aveva sì e no trentacinque anni, non sembrava affatto malato, al contrario sprigionava buon umore e forza vitale, proprio come fa un uomo giovane e in salute. Spalle larghe, mani forti e un bel colorito, questo era Tero, la cui amicizia con Siiri era iniziata con il purè di patate, da lei detestato. A Villa del Lieto Tramonto dicevano che i vecchi non avevano denti e che il purè andava giù facilmente, come la pappa dei neonati, Tero preparava sottobanco a Siiri altri contorni per poi fermarsi a parlare con lei bevendo insieme una tazza di caffè. Appassionata di gialli inglesi stile Agatha Christie, Siiri si domandava quale mistero si celasse non solo dietro la morte di Tero ma anche dietro una serie di episodi inquietanti che stavano accadendo all’interno della residenza per anziani. Infatti era fondamentale per Siiri Anna-Liisa e Irma mantenere la mente attiva, giacché

“rinunciare a qualcosa era inevitabile, ma arrendersi no”.

Tra commedia e mystery, l’autrice nata a Helsinki, melomane, compone un divertente, ironico e intelligente romanzo nel quale vengono trattati temi difficili che spaventano la nostra società, quali la vecchiaia, la malattia e la morte. “Tic tac, tic tac, tic tac”. L’orologio del tempo scorre inesorabile per tutti, perché non sorriderci sopra offrendo al lettore un interessante affresco sociale e architettonico di Helsinki, città che si consiglia di visitare durante le imminenti vacanze estive.

“... Siiri salì sul 6 e proseguì verso piazza Hietalahti, dove si trovava il mercato coperto disegnato da Selim A. Lindqvist, il più bello di Helsinki”.