Mistero. Nel triangolo delle meraviglie, grotte, trulli e mare di Mario Marzano

“Per conoscere tutta la storia drammatica e violenta di Aurora Notti, una donna nata all’inizio degli anni cinquanta e vissuta nel sud-est barese, sarà necessario conoscere altre brevi storie ambientate negli stessi anni e nei medesimi luoghi” (...)

E ancora:

“Ma Aurora Notti è realmente esistita? O è un personaggio letterario partorito dalla mente perversa di uno scrittore fallito?“

Con questa introduzione intrigante e al tempo stesso enigmatica, lo scrittore Mario Marzano, pugliese di Castellana Grotte, presenta al lettore la protagonista del romanzo, già apparsa di striscio in un precedente libro dell’autore.
In un certo senso Mistero potrebbe essere un sequel o piuttosto uno spin off del primo romanzo Solleone che vede comparire Aurora verso la fine della storia.
Marzano però va oltre in quanto tenta la carta del metaromanzo.Si spiega al lettore che la vicenda raccontata, apparentemente introdotta come vera usando lo stratagemma di ritrovati carteggi, come il suo illustre predecessore Daniel Defoe, è in realtà o potrebbe essere solo il vaneggiamento di una mente poco limpida.

Ironico e autoironico, Marzano utilizza l’escamotage dell’estraniamento, rivolgendosi ai lettori così come il grande Alessandro Manzoni.
E come Manzoni, anche Marzano si sofferma sui luoghi che meglio conosce, da lui definiti triangolo delle meraviglie, Castellana, Alberobello e Polignano.
Le protagoniste della storia si muovono tra queste località, ormai note non solo ai pugliesi ma a un ben più ampio pubblico.

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Mario Marzano prosegue quindi sulla strada della promozione turistica letteraria o piuttosto usa i “luoghi del cuore” per estrinsecare l’educazione sentimentale e sociale dei suoi personaggi, come Dublino per James Joyce.
La scrittura di Marzano è piacevole e al contempo molto semplice e la storia coinvolgente, il libro è arricchito da foto a colori dei luoghi descritti, un valore aggiunto per il testo.