Mondello e dintorni
- Autore: Vittorio Lo Jacono
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
“Mondello e dintorni” di Vittorio Lo Jacono, tra le prefazioni presenta quella dell’insigne storico Massimo Gangi, ad avvalorare la qualità e il pregio del volume che ora è riproposto, arricchito anche di inedite foto d’epoca. È un vademecum che segue un percorso storico e culturale sulla Mondello tanto amata dai palermitani. Mondello è un angolo di paradiso in cui è presente tanta umanità che qui si mostra nei suoi vari e autentici aspetti: dal poliparo al venditore di pollanche e, ora, anche gli stranieri che da poco frequentano il litorale prima meta preferita se non esclusiva dei palermitani.
“Mondello e dintorni” segue lo sviluppo della cittadina e fa comprendere l’ambiente, l’atmosfera, le sensazioni che si percepiscono a Mondello. Vi è un immaginario del piccolo centro balneare, avvertito come un luogo romantico dove ogni anno si ritrova la propria “capanna” e i “cortili”, dinanzi ad uno splendido mare in compagnia degli amici di sempre.
Mondello era prima luogo esclusivo della classe aristocratica e non era così facile per la povera gente giungere al lido se non a piedi. Vittorio Lo Jacono racconta della linea tranviaria che determinò il successo di Mondello, anche se questo mezzo di trasporto non era certo rivolto alla tanta gente indigente. Come testimoniato dai grandi viaggiatori che giunsero nell’isola, la povera gente continuava a vivere in caseggiati fatiscenti, in ambienti malsani, ristretti e superaffollati, a cui facevano da contraltare sfarzosi palazzi signorili e teatri monumentali.
Mondello nasce da una visione grandiosa e utopistica di una élite che vuole proiettare Palermo sulla scena internazionale. I punti di riferimento a cui si ispirano questi aristocratici sono i più famosi centri balneari del turismo europeo come Biarritz, Nizza, Rapallo. Palermo la si voleva però portare allo stesso livello di Parigi, Vienna e Londra; questa città aspirava, infatti, ad avere un ruolo analogo. In questo progetto di sviluppo architettonico e urbanistico si voleva ricomprendere Mondello, che non doveva essere una località a sé stante, un satellite estraneo al corpo della città ma una parte essenziale del complesso metropolitano, un centro a divenire che forse solo in parte è divenuto tale.
Mondello nasce per essere un centro balneare di attrazione internazionale nel periodo della Belle Époque, dove tutti i personaggi più famosi visitavano Palermo per ammirarne le bellezze. La moglie di Napoleone, Maria Luisa, fu ospite della famiglia Florio ma si ricorda pure la famiglia imperiale russa, il Kaiser, i Granduchi e lo stesso Sovrano. Si veniva a Palermo per il clima e per le cure, tra queste ultime quelle quelle proposte da Michele Cervello erano per quell’epoca rivoluzionarie. Chi aveva i mezzi, veniva a Palermo a svernare e Mondello nasce con questa vocazione, nella cornice di un grandioso programma di sviluppo urbano. Non è un caso che una Società Italo-Belga veda positivamente questo progetto e se ne appropri, “rubandolo” al primo ideatore proprio per la bellezza dei luoghi.
Mondello era stata progettata per divenire molto più di quel che è divenuta. Nel progetto della società era previsto un Kursaal, una grande casa da gioco, una grande chiesa; vi erano grandi progetti che la Storia che segna il verso delle cose fece venire meno e di tutte queste realtà, che avrebbero dato lustro alla località balneare, venne realizzato solo lo stabilimento e una serie di splendide ville.
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