Lisciani Libri pubblica “Moon” (2019, a cura di Divier Nelli, Prefazione di Tito Stagno, pp. 288, 14,90 euro), che contiene a “50 anni dall’allunaggio”, come recita il sottotitolo del volume, undici storie di altrettanti autori italiani tra affermati ed esordienti, unite da un unico “fil rouge”: l’ideale circumnavigazione dello storico allunaggio del 20 luglio 1969.
I dialoghi fra lo studio italiano e Ruggero Orlando, in America, si facevano febbrili. Un’atmosfera elettrica si comunicava a tutti i presenti. Il cameraman si aggirava tra il pubblico rimasto sveglio tutta la notte, inquadrando gli ospiti con un apparecchio portatile. Volti pieni di stupore, di attesa. Un’attesa che sembrava interminabile.
Mezzo secolo fa tre astronauti della missione Apollo 11, Neil Armstrong, Edwin Aldrin, detto “Buzz” e Michael Collins effettuarono il primo sbarco sul satellite della Terra. Una data destinata a segnare il corso della storia, era il 20 luglio 1969 quando i tre astronauti americani atterrarono sulla Luna. Poche ore più tardi, quando in Italia erano le 4:56 del 21 luglio, Armstrong posava il primo piede umano sul suolo lunare, pronunciando la storica frase: “Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità”, lo definì il comandante della missione Apollo 11.
In questa originale antologia, 11 scrittori (Leonardo Gori, Giulio Leoni, Mariano Sabatini, Giada Trebeschi, Stefano Fazzi, Monica Campolo, Fabiana Catani, Paolo Miniussi, Vittorio Simonelli, Manuela Bertuccelli e Divier Nelli) presentano al lettore 11 racconti dei generi più disparati, dalla fantascienza all’amore, dal fantastico allo storico, passando per il complottismo. Vicende di volta in volta drammatiche, ironiche, grottesche, intimiste, tutte esemplari con dentro un pizzico di Luna, quel satellite che ha fatto sempre sognare l’uomo da che mondo è mondo.
“La bellezza di quei luoghi era talmente lontana da ogni nostro concetto terrestre che non esistono parole in grado di definirla” rivelò Edwin (Buzz) Aldrin. La Rai immortalò l’evento nella epocale e lunga diretta, rimasta nella memoria dei nostri nonni, dei nostri genitori e di chi come chi scrive era piccola, guidata da Tito Stagno con Ruggero Orlando in collegamento dagli Stati Uniti.
Nella Prefazione del libro Tito Stagno sottolinea che:
dalla diretta televisiva di quell’estate lontana arrivarono immagini in bianco e nero ancora vive nella memoria di migliaia e migliaia di donne e di uomini. Lo sbarco sulla Luna è l’evento storico del nostro tempo che più ha colpito l’immaginazione della gente; tanto da non farci pensare subito ad altri fatti di rilievo accaduti nel 1969, come l’arrivo della legge sul divorzio, l’esplosione dell’autunno caldo nelle fabbriche, la strage di Piazza Fontana a Milano.
Tito Stagno, “l’uomo della luna”, raccontò nella mitica diretta televisiva l’atterraggio sulla Luna e i primi passi di Neil Armstrong ed Edwin Aldrin in quella landa desolata, tutta polvere e sassi, vicina all’equatore lunare e distante 400 mila chilometri dalla Terra: il Mare della Tranquillità.
Al termine del libro molte fotografie a colori dell’epoca ricordano la missione dell’Apollo 11 e tra le tante presentate scegliamo quella che immortala la storica impronta di Buzz Aldrin sul suolo lunare.
Manca pochissimo all’apertura del portello, sono adesso le 4,57 del mattino, qui in Italia…
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "Moon" a cura di Divier Nelli celebra i cinquant’anni dallo storico allunaggio
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