Morta Agnes Heller, filosofa ungherese sopravvissuta a Auschwitz

È morta Agnes Heller, filosofa e intellettuale ungherese sopravvissuta ad Auschwitz negli anni della Shoah. La studiosa godeva di ottima salute nonostante l’età: nata il 12 maggio 1929 aveva da poco compiuto 90 anni. È morta presumibilmente annegata nel lago di Balaton, a seguito di una nuotata dalla quale non ha più fatto ritorno.

Sopravvissuta ad Auschwitz, perseguitata sotto il comunismo, poi estromessa dall’università e diffamata dal regime sovranista di Viktor Orbán, Agnes Heller è stata una grande intellettuale, da sempre schierata contro ogni forma di totalitarismo. La filosofa sembrerebbe essere morta annegata dopo un bagno nel lago Balaton, dove si era recata con gli amici. Dopo essersi immersa in acqua gli amici non l’hanno vista riemergere e quando si sono accorti che la studiosa non si trovava da nessuna parte hanno chiamato i soccorsi e le autorità. La polizia ha trovato il suo corpo senza vita, le cause sono ancora da stabilire. Si potrebbe trattare di arresto cardiaco, l’annegamento è probabile.

Chi era Agnes Heller

Figlia della colta borghesia ebraica, Agnes Heller è nata a Budapest il 12 maggio 1929. Nella sua lunga vita viene perseguitata prima dal regime di Horthy, poi assiste agli orrori della Shoah. Dopo l’invasione tedesca è destinata con la famiglia intera alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau. Di tutta la famiglia solo Agnes e sua mamma si salvano.

Brillante, intelligente e colta, nel dopoguerra Agnes si appassiona alla politica e proseguendo nei suoi studi diventa l’allieva prediletta del grande filosofo marxista critico Gyorgy Lukács. Controllata, minacciata e vessata dal regime comunista, la sua vita è una continua lotta. Sempre schierata contro ogni forma di totalitarismo, l’ illustre esponente della Scuola di Budapest insegna per un periodo in Canada, ma la cattedra gli viene sottratta e viene estromessa dall’Università a causa di false accuse di malversazione per traduzioni critiche di Socrate e Platone, per ordine del premier sovranista Viktor Orbán.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo l’ultimo libro, Il valore del caso, edito in Italia da Castelvecchi.

Ci lascia una grande intellettuale e una donna che ha trasformato gli orrori della sua memoria in impegno, lotta, resistenza e esempio per le generazioni future.