Morte di un confidente di Massimo Carlotto

Un altro giallo della bella iniziativa Italia in giallo del quotidiano "La Stampa". L’autore è Massimo Carlotto, tra i maggiori scrittori di gialli dalla trama avvincente e dai personaggi duri e leali. In Morte di un confidente ambienta la vicenda in Veneto, una terra ricca e laboriosa, ma con un lato oscuro legato alla droga e al traffico d’armi.

L’investigatore è Giulio Campagna, ispettore a cui va stretta la disciplina e che si serve di mezzi non ortodossi per arrestare i criminali. Il confidente di cui si parla nel titolo è Ortis, uomo dal passato oscuro e che si è ridotto a fare il confidente di Campagna per evitare il carcere. Ha una moglie croata, Naza, una ex prostituta, che viene contattata da un connazionale. Ortis capisce che rischia la vita e perciò chiede l’aiuto dell’ispettore che glielo nega. Dopo poco i due coniugi sono uccisi.

Campagna e la sua collega Amelia capiscono che si tratta di gente pericolosa e perciò decidono di indagare sulla possibilità di infiltrazioni della mafia croata. E tra soffiate della comunità cinese e l’uccisione della collega Amelia, l’ispettore arriva a un intrigo internazionale.

L’autore dà vita a un thriller pieno di azione ma anche indovinato nei personaggi e nell’ambientazione legata a una terra moderna e nello stesso tempo priva di umanità. Campagna non si sa se agisce per senso di colpa o per amore di giustizia, ma le sue intuizioni sono geniali. Oltre a ciò viene visto nella sua dimensione privata, un marito in attesa di divorzio, un padre affettuoso.
Morte di un confidente è un gioiello di letteratura d’evasione.