Naima di Katia Dal Monte

Ultimo lavoro della scrittrice bolognese Katia Dal Monte, Naima (Giraldi Editore, 2022) prende il titolo dal nome di una donna: è il nome che evoca un grande amore in un lento brano jazz pieno di mistero e affascinante, quasi una preghiera d’amore. La canzone Naima venne dedicata da John Coltrane alla sua prima moglie ed è conosciuta come il suo capolavoro, un brano indimenticabile.

È una ballata dolcissima, e ad ascoltarla a occhi chiusi scorrono le immagini della tradizione nera del Sud degli Stati Uniti: i campi di cotone, gli uomini stremati dalla fatica seduti fuori casa soggiogati dai pensieri e l’intensa spiritualità di un amore senza fine come quello tra Coltrane e la moglie.

Come nel suo precedente romanzo, La casa dell’aviatore, una delle tematiche ricorrenti e amate dalla nostra autrice è la memoria dei ricordi, quando spezza il cuore, il posto dei sentimenti per gli antichi, il ricordo quando è un intenso respiro, quando crea la propria identità.

Naima, “un nome che odorava di fiori notturni nascosti sotto i ponti di ferro delle grandi città americane”, è anche il nome della nostra protagonista, lo porta dalla notte in cui nacque quando l’aria era pervasa dall’odore di quei fiori notturni, da ben cinquantasette anni. Un nome che le ricorda la passione per la musica jazz del padre Aldo e di quanto amasse ascoltare i dischi su un vecchio giradischi nelle sere solitarie.

In questo splendido libro il racconto di Naima del North Carolina si intreccia con la storia di Naima nella sua casa di Firenze: pagine ben scritte, che danno significato alla vita che passa e a una lunga riflessione guardando indietro per trovare un ordine in tutto ciò che è successo, come ha scritto la grande Marguerite Yourcenar.
La telefonata dell’amica Giulia, compagna di banco alle scuole medie e sua grande amica al Liceo, susciterà in Naima molti ricordi del passato.

“Gli anni della scuola media servirono loro per diventare grandi amiche. Si raccontavano di amori e vanità, abiti e trucchi appena sperimentati, emozioni nuove che scoppiavano violente assieme all’adolescenza che arrivava."

La cantina, la stanza della loro adolescenza, e la musica e gli amici a ballare insieme, la maturità e la scuola di restauro. Giulia la vorrebbe a casa da lei in campagna per un affresco da restaurare nella chiesa del paese, in una comunità che negli anni aveva saputo accogliere gente disperata e bisognosa d’aiuto. Solo Naima avrebbe potuto riportare alla luce la Madonnina cinquecentesca e il suo bambino, con piccoli colpi precisi dello scalpello sapientemente usato per far emergere la sacralità del ritratto.

“Il lavoro del restauratore è fatto così, testa che vaga dietro a pensieri solitari eppure assoluta concentrazione sui movimenti piccoli e precisi delle mani, freddo, paura di sbagliare, felicità dei ritrovare."

La routine di Naima sembrerà d’improvviso spezzarsi e le sue consuetudini riportarla in altri luoghi. In quella campagna assolata, andando incontro alla sua vecchia amica, ricorderà Caterina, sua nonna, che non si era mai sposata e che aveva cresciuto da sola suo padre, felice di quel figlio così bravo; Aldo e Bianca, i suoi genitori, la loro vita insieme e poi Carlo, la sua prima storia d’amore, “gli anni più pieni della sua vita”. Si erano amati senza risparmio. Alla sua morte Naima non è stata più la stessa, trascinava i suoi giorni e trascorreva quel tempo ingiusto e inesorabile nel guardare le foto di Carlo e nel chiedersi come fare ad arrivare alla sera.

“Molte cose sono state annientate dalla morte di Carlo, come se quello fosse stato il punto zero, come se la vita precedente non avesse colore...Ma era la sua voce che non riusciva più a ricordare...”

L’interesse per il restauro offrirà a Naima la possibilità di un cambiamento inatteso e nei ricordi si avvicinerà sempre più a se stessa per poi ritrovarsi. Un libro emozionante e intenso è Naima, proprio come una musica. Una storia lontana nel tempo e un’altra vicina la cui lettura diviene coinvolgente nell’esplorare i dolori altrui che sono anche i nostri, le paure e le oscurità dell’animo per conoscerli e saperli affrontare. Consigliato!