Nanon di George Sand

Nanon di George Sand è come un’isola lontana e dimenticata da anni, nascosta dalle nubi dell’oblio, la cui esistenza è animata solo dall’attesa del prossimo esploratore. Il romanzo è uno degli ultimi scritti dall’autrice e narra le vicende della piccola contadina Nanon durante la Rivoluzione Francese. La protagonista sceglie di raccontare, ormai in età avanzata, la propria giovinezza e tutti gli eventi che colorarono quel periodo storico così particolare. Lo scopo del lungo racconto, come è possibile evincere dalle prime parole della donna, non è quello di attirare attenzione verso la propria persona, ma di tramandare il ricordo del proprio consorte, il marchese Émilien de Franqueville.

Sebbene il racconto sia incentrato sulla vita dei due giovani, l’eco delle circostanze storiche si avverte in sordina. Infatti in un primo momento i personaggi vivono in una realtà ovattata e lontana dal campo di battaglia, alimentata delle poche e striminzite notizie diffuse nel mondo contadino. Le battaglie e le lotte rivoluzionarie rimangono al di fuori della bolla in cui vive la protagonista, sebbene la loro presenza sia molto forte, e la violenza della Rivoluzione venga percepita come una tenebrosa ombra scura al di sopra di ogni cosa.

Tuttavia, la superficie della bolla risulta permeabile ai valori e agli ideali che animavano e infuocavano la rivolta. Nanon è infatti, prima di tutto, un romanzo storico che porta con sé un messaggio politico ben definito. L’intento dell’autrice è quello di denunciare l’estrema violenza del periodo che annulla e altera gli iniziali ideali di libertà e fratellanza. Quelle nobili idee venivano infatti trasformate in simbolici vessilli atti a giustificare l’assoluta brutalità di quegli eventi.

La protagonista si fa portavoce di questi valori e possiede idee precise e ben definite capaci di destabilizzare diversi personaggi del romanzo. Nanon è intelligente, brillante e dotata di un considerevole senso pratico. Raggiungerà una notevole condizione di agiatezza economica grazie alla propria intraprendenza e una serie di circostanze fortunate. La propria attività economica inizia con una pecora, affidatole dallo zio, che diviene per lei la rappresentazione tangibile delle proprie responsabilità. Negli anni successivi, con sacrificio, dedizione e costanza si prenderà cura delle persone che, per anni, le erano state a fianco garantendo a ciascuno di loro un tenore di vita adeguato e dignitoso.

Una delle caratteristiche più evidenti del personaggio è la sua estrema generosità, che la spinge a considerare il benessere altrui come unico obiettivo di vita. Ogni gesto, ogni azione è volta al raggiungimento della felicità di un amico o di una persona cara. Ed è proprio la sua bontà, dolcezza e il suo altruismo che la rendono così amabile. Ma il personaggio di Nanon si distingue anche per la sua curiosità e intelligenza che alimentano un’infinita voglia di conoscenza. E grazie a questo suo desiderio di sapere e di conoscere, il giovane Émilien si avvicina e s’innamora di lei.

Il giovane è il figlio cadetto di una nobile famiglia, destinato alla vita religiosa e vede Nanon come la madre che non ha mai avuto, come una donna capace di amarlo davvero e di compensare l’affetto mai ricevuto dai genitori. I due diventano subito amici e l’amore per lo studio e per la conoscenza li avvicina ancora di più. La ragazza alimenta la curiosità di Émilien che pur di dare una risposta a tutti i dubbi e le domande poste dalla giovane, sceglie di istruirsi e studiare. Entrambi crescono immersi nella luminosità della giovinezza, mossi dal desiderio di crescere e maturare (anche intellettualmente) che li porta a interrogarsi sul mondo e di conseguenza sulla situazione politica. Studiano e imparano tutto ciò che riguarda le stesse vicende storiche che nel corso del racconto li separeranno: il giovane Émilien sarà infatti arrestato e poi deciderà di arruolarsi e andare a combattere.

Durante il periodo di lontananza, però, Nanon capirà la vera natura dei suoi sentimenti. Quei sentimenti così puri e delicati, nati all’insegna di una semplice amicizia, sono in realtà il preludio di un amore profondo e infinito. La loro storia d’amore è dolce, viva e semplice, più che un legame passionale è una tenera unione di anime che li lega per tutta la vita. Il loro legame è un regalo del destino capace di contrastare i tipici pregiudizi dell’Ancien Régime e unire una umile pastorella a un giovane di nobile famiglia.

Considerato un romanzo di formazione e candido emblema femminista, Nanon è come una luminosa perla nascosta per anni in fondo all’oceano: un piccolo tesoro tutto da scoprire. È evidente che non si tratta di un semplice romanzo ma di una storia illuminata di romantica dedizione e generosità, la cui luce splende nelle stesse parole della protagonista:

“Quel che è certo, è che ero nata per prendermi cura, ovvero per servire e proteggere qualcuno o qualcosa, fosse anche un povero animale, e che la mia vita aveva inizio grazie al pensiero rivolto a un altro essere che non fossi io stessa”.