Natura morta. La prima indagine del commissario Armand Gamache
- Autore: Louise Penny
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2022
L’idilliaco villaggio di Three Pines, nella regione meridionale del Quebec, dove l’autrice canadese Louise Penny ha ambientato la prima indagine del commissario Armand Gamache dal titolo Natura morta (Einaudi, 2022, trad. di Alessandra Montrucchio), non si trova sulle mappe: c’è chi ci è arrivato per caso e non se n’è più andato e chi, invece, è stato costretto a raggiungerlo per indagare su un efferato crimine.
È così tranquillo che l’unico motivo per cui gli abitanti chiudono le porte, è per evitare che qualche vicino lasci cesti di verdura all’ingresso. Perciò, quando il corpo di un’anziana del posto, Jane Neal, viene ritrovato senza vita nel bosco, tutti sono convinti che si tratti di un tragico incidente di caccia.
L’ispettore capo Armand Gamache della Surêté du Québec — un uomo tranquillo, riflessivo e rispettato — e la sua squadra di investigatori sono invece convinti che si tratti di un omicidio.
La pittoresca comunità viene dunque scossa nel profondo: tutti sono costretti a tollerare cose che normalmente non sarebbero disposti a tollerare, perché le regole della vita normale sono sospese in caso di morte violenta.
I più colpiti dalla prematura scomparsa dell’amica sono Clara Morrow e suo marito Peter, due pittori: per quale motivo qualcuno ha ucciso una donna gentile, ex insegnante di scuola, che si prendeva cura delle rose in giardino, impegnata con le donne della chiesa e dalla vocazione artistica?
Un suo lavoro, Giorno di festa, era stato appena accettato all’annuale mostra di Arts Williamsburg, ma la gioia per questo importante riconoscimento è stata troncata da una freccia che le ha trafitto il cuore. L’arma del delitto, però, non si trova e nessuno si fa avanti per denunciare la responsabilità di un incidente: l’ispettore capo Armand Gamache, con l’aiuto del suo vice, Jean Guy Beavior e dell’agente Isabelle Lacoste, porta alla luce indizi e segreti a lungo sepolti che continuano a perseguitare questa cittadina — sentimenti di odio, paura, omofobia, vendetta e, forse, un altro omicidio.
Le false piste seguite e la mancanza di un movente evidente ritardano la scoperta del colpevole, ma Gamache è convinto che il dipinto accettato alla mostra sia in qualche modo collegato all’uccisione, così come l’arrogante nipote di Jane, Yolande Fontaine, più che ansiosa di impossessarsi della casa della defunta zia.
Il grande merito di Louise Penny è aver dato vita a personaggi eccentrici, complessi e simpatici, anche se con tanti difetti: fra gli altri, oltre a Clara e Peter, il cui rapporto verrà messo in discussione, Ben Hadley, amico intimo di Peter, condizionato da un passato caratterizzato dal difficile rapporto con la madre, scomparsa da poco, dopo una lunga malattia, vive isolato e sembra nutrire sentimenti segreti per Clara; c’è una coppia ben assortita, Olivier e Gabri, che gestisce il Bed&Breakfast locale, uno dei luoghi di ritrovo più amati dagli abitanti, ed è oggetto di attacchi omofobi; Myrna, una ex psicologa che si occupa della libreria; Ruth è invece una nota poetessa in conflitto con tutti e con tutto, devastata dalla perdita dell’amica.
Alla fine del romanzo, il lettore ha praticamente conosciuto tutti, inclusi la giovane insicura e arrogante agente Yvette Nichol — impossibile fare a meno di chiederci che fine farà, se la ritroveremo o meno nelle indagini successive — e, naturalmente, l’assassino.
Nella ricerca del movente e delle circostanze dell’omicidio di Jane, Gamache si ritrova quasi a innamorarsi dell’affascinante villaggio di Three Pines e dei suoi abitanti, la cui tranquillità è stata minacciata, forse, irreparabilmente.
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