Neanche con un morso all’orecchio
- Autore: Flavio Insinna
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2012
Prendendo fra le mani il primo libro scritto da Flavio Insinna, lo sguardo si sofferma sull’immagine in copertina. Una comune sedia, come quelle che si trovano in tante delle nostre case, magari al capo della tavola intorno alla quale si riunisce la famiglia.
É all’angolo di una strada, sotto un semaforo rosso. Quasi un obbligo ad arrestarci, a soffermare il nostro sguardo su quella comune sedia, posta in un luogo inusuale, perché è da quell’angolo che inizia il racconto di una vita. Quella sedia, abbandonata all’angolo della strada, racconta nel suo silenzio un distacco: qualcuno si è alzato, si è allontanato...
Un uomo normale, un uomo perbene, un medico che ha speso cinquant’anni della sua vita ad aiutare gli altri, va via di casa,forse per l’ultima volta, in pigiama, con la barba sfatta, con una maschera di plastica in faccia per respirare, legato a quella vecchia sedia di legno, accompagnato da tre gentilissimi sconosciuti, vestiti di arancione fluorescente.
E lascia lì quella sedia sulla quale ha consumato tante colazioni, sulla quale ha preso tanti caffè e dalla quale ha pronunciato chissà quante volte, “Forza, che facciamo tardi a scuola”.
Guardiamo quella sedia a lungo, ma poi di corsa ci precipitiamo in ospedale per vedere se quell’uomo normale, quell’uomo perbene, quel padre ha ripreso a respirare.
Ci sentiamo coinvolti, partecipi dal racconto scritto da un personaggio dello spettacolo, soprattutto perché in queste pagine incontriamo la persona, l’uomo Insinna. Incontriamo semplicemente un figlio, che vede cambiare il corso della sua esistenza e scopre e fa scoprire il senso di un’esistenza.
L’autore non scrive, racconta il suo viaggio. Un viaggio che lo porta dai ricordi della sua infanzia a quelli più recenti. Un viaggio che lo aiuta a rivivere il suo rapporto con il padre, a riscoprirlo, a scoprirlo. A ringraziare quell’uomo che non ha cercato di essere suo amico, ma di aver cercato di essere solo suo padre.
Perché se si mettesse a fare l’amicone anche il genitore potrebbe tradirti, potrebbe deluderti.
E racconta con la spontaneità che lo contraddistingue, tenendo come sempre il suo cuore in mano,
l’amore che ha unito suo padre e sua madre, diventati l’uno il fianco dell’altro; l’amore che ha unito tutta la sua famiglia, che egli ha voluto vivere insieme a loro, respirare con loro, come fossero uno. Ha voluto vivere il più a lungo possibile con le persone che ama, perché egli sapeva che, per quanto bravi a nascondersi, la morte prima o poi li avrebbe scovati.
E mentre racconta, magari trovando in un respiro profondo la forza di andare avanti, ricacciando in un lungo sospiro le lacrime di un dolore, siamo con lui, nella sua auto, a guardare la finestra illuminata della stanza in cui è ricoverato il padre, immaginando, sperando e vivendo la paura e il dolore, che diventano nostri. Così quel padre diventa il padre di tutti e il suo dolore, quello di ogni figlio che vorrebbe lottare con il genitore, e forse, magari anche al suo posto.
É un memoir (come definito nella sinossi) pieno di emozioni forti, di grandi sentimenti, veri, profondi; di quei sentimenti che spesso non solo non abbiamo il coraggio di raccontare, ma neanche di vivere.
É un cammino che porta l’autore a guardarsi dentro, a rivelare a se stesso i suoi intimi pensieri, le sue paure, le sue speranze e tutte quelle emozioni che spesso non si è rivelato. É un cammino, un racconto pieno del coraggio di un personaggio di teatro e televisione, che ha abbassato la saracinesca, ha fermato lo spettacolo, per far vivere la persona, l’uomo normale, l’uomo perbene che, con semplicità, spontaneità, in un libro che fa ridere e commuovere, dimostra di avere talento anche quando calca la scena della scrittura.
Neanche con un morso all'orecchio
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non sono un amante dell’attore Insinna, ma questa recensione mi ha incuriosito. Forse è il caso di dare una chance all’uomo, più che all’attore, che si cimenta in un evento letterario