Nessun perdono di Elisabetta Flumeri, Gabriella Giacometti

La collaudata coppia di scrittrici, Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti, scrive un nuovo noir, intitolato Nessun perdono e pubblicato dall’editore Guanda.
Nessun perdono vede le investigazioni condotte da una nuova figura: si chiama Angela Di Cori, ed è una docente psicologa, insegnante alla Crime Academy fondata dal suo maestro Fulvio Briganti, che all’inizio del romanzo muore e lascia la sua struttura, e la sua organizzazione, totalmente in mano a lei.
Che cosa è la Crime Academy? È un’agenzia che si rivolge particolarmente alle donne maltrattate e vittime di violenza, situata a Roma:

“Qui offriamo corsi di formazione specialistici, ci saranno master in psicologia investigativa, analisi comportamentale, psicopatologia. (…) Insomma un faro nella formazione di personale altamente specializzato in criminologia.”

Accanto ad Anna ad operare ci sono Mia, Nic e Franco, ognuno con le sue mansioni specializzate:

“Nicola Ferri, detto Nic e Franco Silvestri. Uno mingherlino, biondo con gli occhi chiari, la barbetta rada e incolta, Nic. L’altro, alto, bruno, fisico atletico, occhi scuri, schivo e riservato 8solo da poco avevano scoperto per caso che era figlio del famoso regista Cosimo Silvestri), Franco. Mia,la sua terza tirocinante, (…) minuta, con una gran massa di capelli ricci castani, all’apparenza fragile ed eterea, in realtà era dotata di una volontà instancabile, quando si trattava di spulciare documenti e dati.”

Dopo la morte improvvisa del suo fondatore, l’agenzia sta attraversando un periodo complicato, e ha bisogno di un grande aiuto per la sua sopravvivenza.
Questo può giungere dal senatore Moretti, che si è rivolto a loro con la richiesta che facciano chiarezza sulla tragica morte del figlio Massimo.
Il ragazzo è stato trovato morto nella sua stanza da letto, morto per overdose di droga. Ma il padre è convinto che sia stato ucciso, lui mai avrebbe fatto uso di droga, dopo che aveva assistito alla tragica morte della madre, che si era iniettata davanti a lui, bambino, una dose fatale. Massimo faceva parte della squadra di tiro con l’arco, era uno sportivo indefesso, era ricco, perché mai avrebbe dovuto suicidarsi?

“Avevano tutto, ma non erano felici. Viaggi di lusso in resort. Lui ostenta atteggiamento molto possessivo e spavaldo. Gourmet. Frequentava locali trendy, Ponte Milvio. Violento, no droga, Claudia, ragazza fantasma.”

Un ragazzo dalla vita apparentemente perfetta. Sarà proprio così? Oppure qualcuno ha voluto la sua morte per discreditare il senatore, suo padre, soprattutto nelle sue battaglie contro la droga?
Non sarà facile trovare la verità. Inoltre un altro fatto avviene a scompigliare un caso, già di per sé, complesso: la sparizione nel nulla di Franco. Non si trova più, è sparito. Un uomo ombroso, taciturno, con molte ombre, che parla poco, ma avrebbe comunque avvisato se gli fosse successo qualcosa. Che fine ha fatto?
Le indagini, porteranno ad altre terribili scomparse, procedono per piccoli incastri, di difficile risoluzione e complessità. Riusciranno a scoprire il vero colpevole?

Un giallo dalla trama intrigante, ben costruita, a incastro. Il romanzo riflette molto argutamente su temi che caratterizzano la nostra società odierna, quali il disagio giovanile, la violenza di genere e la disfunzionalità familiare.
Un giallo ad alto contenuto psicologico, più che indagini vere e proprie, che ci sono, ma hanno questa particolarità differente del solito.
Una lettura per gli amanti del giallo psicologico perfetta, che si avvale di una scrittura fluida e precisa, intervallata da costanti dialoghi e da capitoli abbastanza brevi.
Nessun perdono è un romanzo giallo ambientato a Roma, di cui troviamo, ottimamente descritti, molti dei quartieri più singolari: il Ghetto di Roma, la Piccola Londra, un quartiere situato in una zona chiamata:

“Flaminio, di fronte a uno dei cancelli che delimitavano alle estremità una stradina pedonale lastricata di sampietrini e fiancheggiata da due file di villette dalle facciate variopinte. Surreale. Sembra di essere a Notting Hill.”

Un romanzo di grande attualità, che appartiene al genere crime, che è anche denuncia sociale e attenta analisi di un male diffuso anche tra le nuove generazioni. Dunque, un romanzo sincero ed accorato che convince e interessa il lettore più smaliziato. Ottima lettura!