Nettuno. Il gatto che sapeva di mare di Giacomo Battista

Giacomo Battista vive in provincia di Bari. Diplomato in Viola presso il Conservatorio di Musica di Bari, da molti anni svolge una intensa attività concertistica suonando con importanti nomi della Musica Classica e Leggera.
Docente di musica nella scuola primaria, la sua passione per la musica, unita all’amore per la lettura, lo ha portato a scrivere numerosi “musical” per ragazzi, vincendo diversi concorsi teatrali. Nel dicembre 2017 ha pubblicato una raccolta di nove racconti, dal titolo Notte di Natale.
A luglio 2020 ha pubblicato il romanzo A due cuori. Ora torna in libreria con Nettuno. Il gatto che sapeva di mare, pubblicato da Nep Edizioni. Una storia ricca di magia e di buoni sentimenti.
Il protagonista indiscusso di questo libro è sicuramente il gatto Nettuno, un gatto molto particolare che si distingue. Innanzitutto è il gatto più amato del piccolo paese in cui abita. Dopo di che è solito abitare su una panchina, situata sul lungomare di Polignano a Mare, con lo sguardo sempre puntato all’orizzonte. Ha una storia di vita tutta particolare, perché in una notte di tempesta è stato salvato da un pescatore davanti a un luogo detto “Lo scoglio del Frate”, perché:

Lo scoglio del frate. Questo era il suo nome. Un enorme masso di roccia che secondo la leggenda era stato lanciato in mare da qualche titano durante un torneo marino, mentre per gli abitanti del luogo era stato messo proprio là da Nettuno, guardiano del mare, a protezione della costa e delle abitazioni dei pescatori. Lo scoglio, pare fosse stato abitato intorno all’XI secolo da un frate, un eremita, che, stanco della vita terrena, scelse di passare il resto della sua vita sullo scoglio, cibandosi di tutto quello che i pescatori gli lasciavano durante le loro uscite in barca.

Lo stesso fa Nettuno. Lui attende pazientemente sempre il ritorno a casa del suo amico pescatore, che una volta giunto gli offre sempre del cibo che va a scegliere tra il pesce pescato giornalmente. I due diventano, così, amici di lungo corso, e ognuno di loro dà all’altro quanto è in grado di dare. Si compenetrano bene e tra di loro c’è la massima libertà.
Inoltre il gatto Nettuno è famoso in tutto il paese, non soltanto per questo motivo, ma anche perché è solito stare nello stesso luogo, la panchina. Così chi vuole si siede accanto a lui, lo accarezza soltanto finchè lui, come tutti i gatti, glielo permette. Nascono nuovi incontri e nuove amicizie. L’umanità che incontra il bel gatto è variegata. C’è, per esempio, Alina, una giovane ragazza con i capelli rossi e le lentiggini al viso:

Con lei riusciva a rilassarsi davvero. Si lasciava cullare ed accarezzare ed era l’unica di cui si fidava così tanto, che preferiva dormire accovacciato sulle sue gambe bianche. Di solito passava intorno alle due del pomeriggio, subito dopo essere uscita da scuola. Al gatto piaceva il suono della voce della ragazza, con queste sonorità meridionali.

E poi c’è Enrico, un impiegato nella contabilità di una delle più grandi aziende agricole dei dintorni, un uomo:

Sui cinquant’anni, ma la sua perfetta forma fisica lo rendeva un ragazzo poco più che trentenne.

All’inizio a Nettuno l’uomo non piace molto, anzi di lui così pensa:

Non so se ti sei accorto che sono un gatto. Guarda qui! Ho quattro zampe, una coda, dei baffetti sul muso e, cosa molto più importante, non ho il dono della parola!

Anche tra loro nasce un bel rapporto, ironico e tutto da gustare. Che avranno i due in comune?
Nettuno. Il gatto che sapeva di mare è una bellissima lettura. Particolarmente adatta a chi da sempre ama i gatti e le loro caratteristiche, perché:

Il tempo trascorso con i gatti non è mai sprecato! (Sigmund Freud).

Il gatto è un animale molto particolare. Ama il suo padrone, ma ama soprattutto la sua personale indipendenza, è affettuoso e coccolone, ma tutto a modo suo. Quando lo decide lui, e con chi vuole lui. È un animale maestoso, non per nulla era molto venerato dal popolo egizio.
Il libro racconta le avventure di un felino che incontra una umanità preda dei suoi stessi difetti e delle sue sofferenze. Il micio offre loro, a tutti indistintamente, una soluzione. È un elogio del mondo animale che l’autore dimostra di conoscere alla perfezione.
La lettura è particolarmente adatta a chi ama questi speciali felini, colti nel loro vivere e sentire quotidiano. Ma è anche una lettura rilassante e molto godibile, caratterizzata da un linguaggio fluido e scorrevole. Molto indicata per questi tempi estivi, con il mare in sottofondo e il sole a scaldare il cuore e gli animi.