Non volevo morire vergine
- Autore: Barbara Garlaschelli
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2017
“Non volevo morire vergine” di Barbara Garlaschelli presenta in copertina la fotografia di una ragazza in costume in mezzo all’acqua, un’immagine collegata al contenuto del romanzo autobiografico.
La protagonista, Barbara, subisce le conseguenze di un tremendo incidente: un tuffo (finito male) che le condizionerà l’intera vita, facendola rimanere tetraplegica.
Il fatto accade nell’agosto del 1981, quando lei ha quindici anni, durante una giornata al mare con gli amici e i parenti. Barbara, si avvicina alla riva, decide di tentare un tuffo che però non va come previsto. Dopo aver battuto contro uno scoglio, rimane immobile, galleggiante nell’acqua. L’acqua, l’ultima cosa che il corpo ricorda.
Da quel momento, per lei, ha inizio una seconda vita, fatta di gesti reinventati. Persino allacciarsi le scarpe è diventata un’attività difficile. Costretta sulla sedia a rotelle e imprigionata in un corpo che c’è, ma che non “sente”. Nel libro vengono raccontate le battaglie che la sua condizione comporta. Sconfitte ma anche vittorie: chi le ha provocato sofferenza l’ha aiutata poi a crescere.
Il titolo - “Non volevo morire vergine” - preannuncia quello che diventerà il motto di Barbara Garlaschelli, la quale non vuole morire vergine, né di esperienze né di fatto. Truccarsi, passeggiare e andare al cinema. Innamorarsi e fare sesso, che per un periodo significativo le darà la sensazione di vivere in pienezza. Chiusa all’interno delle rassicuranti mura domestiche, avrà incontri con molti uomini, che l’accompagneranno alla scoperta della sessualità.
In un vortice di eventi incisivi che si susseguono uno dopo l’altro, si fa strada una nobile personalità.
Ho trovato “Non volevo morire vergine” (Piemme, 2017, pp. 204, euro 17,00) un libro fluido, scorrevole e di facile lettura; non per questo di debole impatto. Il lessico è semplice, condito di tanto in tanto con alcune espressioni dialettali. Sono presenti anche diverse citazioni provenienti da testi e film che per l’autrice hanno un valore prezioso. Le pagine riescono a emozionare e far percepire la resilienza di questa donna, dal carattere determinato e curioso. Scrittura ironica e asciutta al tempo stesso.
Barbara Garlaschelli nasce a Milano nel 1965; laureata in Lettere Moderne, fin da giovane nutre passione per la scrittura, sua vera e propria ancora di salvezza. Si cimenta in vari generi come noir e letteratura per ragazzi. Tra i suoi romanzi più noti “Sirena” (pubblicato nel 2001) e “Non ti voglio vicino” (pubblicato nel 2010).
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