Non perdermi, non perderti
- Autore: Luigi Ballerini
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Scrivere romanzi per giovani adulti, riuscire a penetrare il muro di indifferenza/rifiuto per la pagina scritta. Quante pagine sono? La domanda preferita dai ragazzi a cui si consiglia un libro. Il romanzo Non perdermi, non perderti di Luisa Mattia, esperta di scrittura per i giovani, e in questo caso insieme al medico e psicanalista Luigi Ballerini, anche lui autore di libri per i più giovani, è la prova che si può raggiungere l’obiettivo. Non perdermi, non perderti, pubblicato da Lapis (2019), mette in scena alcuni punti topici di una tra le tantissime situazioni familiari a rischio.
Federico, detto Falco, è un sedicenne inquieto, leader carismatico del suo gruppo di amici. Vive in famiglia con padre, madre e fratello maggiore: Massimo è uno studente universitario modello, l’orgoglio dei genitori, al contrario di Fede che è stato affidato dal tribunale ad una struttura sanitaria per anziani, Villa Serena. Infatti ha messo in rete per gioco le immagini della compagna di classe Lavinia a seno nudo e la ragazza per la vergogna ha tentato il suicidio. Ora Federico/Falco, reduce da una brutta esperienza su una chat per cui era finito in una rete pericolosa, sarà costretto per sei mesi a prestare la sua opera come volontario.
Per un colpo di fortuna l’anziano che gli viene affidato, il signor Vittorio, è una sorta di damerino, elegante, spiritoso, un po’ matto, pieno di ironia. Vestito di tutto punto, panama in testa e bastone dal pomo d’avorio, l’anziano ospite capisce subito i problemi psicologici del ragazzo, la sua insicurezza mascherata da arroganza e spavalderia, la sua sostanziale solitudine. Lavora nella struttura anche la giovane Viola, da cui Federico si sente subito stranamente attratto, anche se lei lo sorveglia e lo rimprovera frequentemente.
Le poesie di Boris Vian e quelle di Jacques Prévert agiranno da “galeotte” nella rapida trasformazione di Falco, ormai dimenticato, per divenire man mano che il rapporto con Vittorio e Viola si fa sempre più ricco di scambi e di implicazioni, Federico. Il ragazzo con l’aiuto del “vecchio” che si dimostra pieno di fantasia, ricco di un passato creativo, pronto a capire le difficoltà del suo giovane accompagnatore, contribuirà alla sua nuova identità. Federico riscoprirà suo fratello Massimo, riuscirà a farsi accettare da Viola, accetterà di ritrovare uno degli amici da cui si era sentito tradito.
Una bella trama, una storia nella quale i ragazzi non potranno ritrovarsi: i conflitti familiari, quelli con l’ambiente di scuola, l’obbligo di destinare ad un altro il suo tempo libero, staccandosi da quella rete che per lui ha rappresentato solo guai, ecco come gli autori di Non perdermi, non perderti , un romanzo di formazione, riusciranno a conquistare l’interesse e l’apprezzamento dei coetanei del protagonista: i sedicenni telefonino dipendenti, chiusi in camera con le cuffie, sordi ad ogni richiamo, arroganti e indifferenti, potranno scoprire la loro vera identità celata sotto gli atteggiamenti fichi ai quali si sono uniformati per difesa. Le pagine del libro sono 295 e si divorano tutte d’un fiato. Da regalare ai giovani lettori un po’ pigri, distrutti da La coscienza di Zeno e da Il fu Mattia Pascal...
Non perdermi, non perderti
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