Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione
- Autore: Vito Mancuso
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2023
Chi non ha mai sperimentato di trovarsi intrappolato almeno una volta nella propria vita? Una sensazione di paralisi tragica in cui ogni possibile soluzione sembra insostenibile.
Per illustrare questo stato d’animo, Vito Mancuso nel suo libro Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione utilizza la fiaba orientale del viaggiatore nel deserto, menzionata da Tolstoje le parole di Ovidio, che, descrivendo il suo legame con Corinna, afferma: “Nec sine te, nec tecum vivere” (Non posso vivere né senza di te, né con te), evidenziando come anche le alternative possibili siano delle trappole.
La sensazione di essere intrappolati è una consapevolezza antica, evidente nei miti come quello della caverna di Platone e nelle influenze della religione che ha sempre scandito la vita umana.
Oggi, il culto del sé è prevalso, con una fede nel desiderio individuale e, in pratica, nel nulla. Questo nichilismo, incarnato dall’icona di chi crede solo in sé stesso, ha purtroppo contaminato la maggioranza della nostra società.
Oltre alle trappole personali, dobbiamo considerare anche quelle sociali che ci imprigionano: guerre attuali e potenziali, disuguaglianze tra nazioni ricche e povere, riscaldamento globale, terrorismo religioso e migrazioni di massa. Tutte queste ombre gravano su di noi, rendendoci impotenti nel cercare una via d’uscita. Siamo in trappola.
La trappola più radicale, però, risiede dentro di noi stessi. La nostra essenza fisica può essere descritta come "vuoto", generando una tensione psichica chiamata desiderio. Questo vuoto è la trappola strutturale da cui non possiamo sfuggire, ma non tutti sono consapevoli di esservi intrappolati. “Vivere è desiderare”, e senza desideri non c’è vita, solo morte.
La democrazia, che molti considerano un “rifugio”, è anch’essa minacciata, corrotta dal populismo che trasforma la democrazia in una sorta di nuovo fascismo. Ma abbandonare la democrazia o sottostare a un tiranno rappresentano ulteriori trappole.
Il nostro dio contemporaneo è l’io immanente e privatissimo, dominato dal narcisismo. Credere solo in sé stessi è diventato la nuova forma di religione, una dittatura capricciosa del desiderio individuale.
La vita, un laboratorio in cui conduciamo un esperimento, dipende dal nostro pensiero e dalla meta che ci proponiamo. Il retto pensiero, basato sulla scelta del bene e della giustizia, è il fondamento per una vita significativa, secondo Platone, Gesù e Kant.
La trappola della nostra epoca postmoderna è definita solo dall’uomo, non più dalle tre idee fondamentali di Dio, Uomo e Mondo. I templi dell’io, come outlet, ristoranti e centri estetici, hanno preso il posto delle chiese, e la devozione verso chef, stilisti ed estetisti è diventata la nuova religione.
Uscire dalla trappola implica trovare qualcosa da amare e vivere in armonia relazionale per qualcosa di più grande di sé. Anche dal vuoto interiore può nascere qualcosa di prezioso: la nostra anima spirituale.
Il libro si conclude con un ipotetico discorso ai giovani, invitandoli a coltivare la gioia interna, non cercando di acquistarla dagli altri a pagamento.
Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione
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