Nonno Mandela
- Autore: Zindzi, Zazi e Ziwelene Mandela
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2018
“Nonno Mandela” (Gallucci 2018, titolo originale “Grandpa Mandela” traduzione di Claudia Cozzi, disegni di Sean Qualls) di Zindzi, Zazi e Ziwelene Mandela è un albo pubblicato in occasione del 100° anniversario della nascita di Nelson Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre, 2013), per far rivivere la sua storia esemplare per i bambini di oggi.
Un giorno, mentre giocavano a casa di nonna Zindzi, Zazi e Ziwelene, trovarono una fotografia. «Guarda, nonna!» disse Zazi. «Abbiamo trovato una foto di nonno Mandela. Ci racconti di nuovo la sua storia?» «Per favore!» aggiunse Ziwelene. «Certo» rispose nonna Zindzi. «Nonno Mandela era il mio papà. Lo misero in prigione quando avevo appena 18 mesi». «Perché il nonno è andato in prigione?» chiese Zazi. «Perché combatteva l’apartheid, una legge del Sudafrica che separava i neri dai bianchi in base alla convinzione che i bianchi fossero superiori. Il nonno lottava affinché tutti fossimo riconosciuti uguali». I pronipoti di Nelson Mandela non si stancavano mai di ascoltare l’incredibile vita del loro famoso avo. «Noi diciamo sempre che gli esseri umani sono come i confetti, vero? Perché hanno colori diversi ma dentro sono tutti identici».
Infatti, nonno Mandela lottava per questo. La narratrice, quando il suo papà si trovava in prigione, viveva a Soweto, con nonna Winnie e la sorella Zenani
Le tre donne conducevano una vita difficile non avendo il permesso di vivere dove abitavano i bianchi; le loro case, le scuole e gli ospedali erano peggiori rispetto ai loro. Con la colonizzazione e l’apartheid i bianchi avevano imparato a odiare spiegava ai nipoti nonna Zindzi.
Invece la madre Winnie diceva alle figlie “Non voglio vedervi piangere, perché così fate contento il nemico. Voglio vedervi forti, dovete camminare a testa alta”.
Nonna Winnie e nonno Mandela erano persone forti per via del modo in cui erano cresciute. Il racconto continuava:
Il nonno apparteneva alla popolazione Thembu, di famiglia reale, e da piccolo viveva in una casa tradizionale di argilla con il tetto di paglia. Il piccolo Nelson doveva andare a prendere l’acqua al fiume e cuocere il cibo nelle pentole sul fuoco.
Le lezioni che imparò dagli anziani fecero di lui l’uomo che divenne poi, un uomo capace di perdonare tutti quelli che avevano fatto soffrire lui, la sua famiglia e la sua gente. Nonno Mandela studiò legge: voleva capire come realizzare la giustizia in Sudafrica, perché credeva che ciò che stava accadendo non fosse giusto. Le persone che gli davano forza erano nonna Winnie, le figlie e tutti quelli che lottavano per la libertà, che mantennero in vita il suo spirito. Dopo ventisette anni di carcere, Mandela venne liberato.
La storia narrata dalla più giovane figlia di Nelson si termina con l’elezione di Mandela a presidente del Sudafrica nel 1994 dopo aver vinto il Premio Nobel per la Pace insieme con il presidente Frederik de Klerk nel 1993. Un libro prezioso, complici colorate e intense illustrazioni, che rende omaggio a un uomo straordinario, il quale ha speso la sua intera esistenza per combattere le ingiustizie e l’ignoranza e far comprendere che siamo tutti uguali. Il suo messaggio imperituro consisteva “nel perdonare e rispettare il nostro nemico con lo scopo che tutti possano vivere fianco a fianco per trattare gli altri come noi vogliamo essere trattati. Nessuno è migliore di un altro”.
Una lettura significativa che insegna ai lettori più piccoli gli ideali di giustizia, fratellanza e libertà.
Voleva rimanere in Sudafrica e combattere per la sua gente. Nessuno avrebbe mai potuto obbligarlo a lasciare il suo paese!
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