Nonostante Clizia di Andrea G. Pinketts

Chi non muore si rivede, a volte, però, anche chi muore si rivede. No, non sto parlando della magiche risurrezioni di Beautiful, irreali e illogiche, anche se altamente spettacolari.
Questa volta, a risorgere, sarà il buon Lazzaro Santandrea che, con un nome così, ha tutto il diritto a una seconda chance.
Dopo “Fuggevole Turchese”, Lazzaro proseguirà la sua odissea, o il suo pellegrinaggio, in quel di Savona, per poi spostarsi nell’affascinante Sicilia.

Perché Savona? E che dire di un cadavere che sembra un infermiere, di un infermiere vestito da suora e di uomini che si vestono da donna? Tutto normale, se pensate che questo è il mondo di Lazzaro. E a Milano (o Gangland, come qualcuno la definisce) che succede?
Potrei dirvelo, ma preferisco siano le parole di Andrea G. Pinketts, a narrarvi le vicende di “Nonostante Clizia” (Mondadori, 2014, pp. 223). Dopotutto, non è lui ad avere il senso della frase?
E poi rischierei di rovinarvi la sorpresa, ed è davvero l’ultima cosa che voglio.

Andrea G. Pinketts è l’unico giocoliere al quale affidereste la vostra vita, se fosse fatta di parole. Chi altri può spiazzarvi e condurvi al centro del bersaglio allo stesso tempo?
Un mal di testa che adorerete, montagne russe che controllerete con la vostra mente, personaggi con i quali instaurerete un dialogo che sarà sempre differente da come ve lo state immaginando.
Nonostante il lavoro, non arriverete mai a casa tropo stanchi per leggere le pagine di questo capolavoro; nonostante gli amici, non esiterete a leggerne una pagina, tra una birra e un piatto di patatine; nonostante la ragazza, ammaliatrice come Clizia, non rinuncerete a leggere quest’opera di Pinketts.
“Nonostante Clizia”, e Clizia sa bene come depistarvi.