Novemila giorni e una sola notte di Jessica Brockmole

“Gentile signora, spero che non mi giudicherà un impudente se, con questa mia, intendo manifestarle la mia più viva ammirazione per il suo libro Da un alto nido d’aquila... qualcosa nei suoi versi mi ha toccato come non accadeva da anni”. “Caro Mr Graham, devo comunque ammettere di aver provato un certo stupore nell’apprendere che le mie semplici parole erano giunte fin negli Stati Uniti...”.

Il 19 settembre 2013 sarà pubblicato in Italia il libro più romantico dell’anno, autentico fenomeno editoriale che detiene un record che è già una promessa di successo: il romanzo è stato venduto in 21 paesi in meno di una settimana. Novemila giorni e una sola notte (titolo originale del volume: Letters from Skye tradotto da Irene Annoni), salutato da critica e lettori come il libro evento dell’anno, è stato redatto da una brava e talentuosa esordiente che collabora come critica letteraria per l’Historical Book Review. Può una semplice lettera cambiare il destino di un uomo e una donna che vivono in due continenti diversi e sono separati dall’Oceano Atlantico?

Chicago, 1912. David Graham era un timido studente americano dell’Illinois incerto su quale binario indirizzare la propria vita, Elspeth Dunn era una poetessa scozzese dalla fervida immaginazione che viveva nella verde, selvaggia e incontaminata isola di Skye, luogo paradisiaco situato al largo della costa nord – occidentale della Scozia che fa parte dell’arcipelago delle Ebridi interne. La donna non aveva mai lasciato il suo luogo natio, perché aveva un irragionevole terrore delle barche e del mare, quindi l’isola rappresentava tutto il suo mondo ma con i suoi versi l’anima di Elspeth superava i ristretti confini di questa isoletta sull’Atlantico per raggiungere l’orizzonte e il vasto mondo.

“Per i miei vicini sono soltanto quella stramba di Elspeth, che va in paese con un libro in mano anziché con un fuso”.

Era stata proprio l’anima così bella di Elspeth che David con la sua sensibilità aveva notato durante tutta quella corrispondenza.

“Se solo tu sapessi quanto mi sei di conforto, se sapessi che sei la ragione che mi spinge ad alzarmi al mattino, se sapessi cosa significa il semplice fatto di sapere che mi pensi”.

Con lo scoppio della I Guerra Mondiale tutto, però, era stato rimesso in discussione. Era giunto finalmente il momento di incontrarsi. “

Non farmi andare al fronte senza averti toccato almeno una volta, senza aver sentito la tua voce che pronuncia il mio nome”.

Edimburgo, 1940. Durante una notte con furiosi bombardamenti aerei, un’esplosione aveva fatto crollare il muro della camera di Elspeth e della figlia Margaret. Nascosti da un’intercapedine una serie di fogli si erano riversati sul pavimento.

“Cara Sue, non farmi andare al fronte senza il tuo ricordo nel cuore. Tuo... per sempre e come sempre, Davey”.

Margaret incredula, aveva afferrato una di queste lettere che rivelavano il primo volume della vita di Elspeth mentre questa senza aver salutato la figlia era andata via facendo perdere le sue tracce.

“Sta inseguendo qualcosa, ricordi, rimpianti, il suo passato, Chi può saperlo?”.

Toccava ora a Margaret ricostruire il passato di Elspeth e tornare dove tutto era iniziato, all’isola di Skye.

“Tu non hai segreti per tua madre, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Avrei dovuto insegnarti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono saturare l’anima. Se tu solo sapessi... ”.

Chi ha letto in anteprima le pagine di questo intenso e trascinante libro ha lodato la maestria con la quale l’autrice riesce a descrivere i suoi personaggi e la sua bravura nel ricostruire l’atmosfera di due devastanti guerre mondiali. “Un libro perfetto... Ne ho amato ogni singola parola”. Pubblicato dalla casa editrice Nord, Novemila giorni e una sola notte è un romanzo da consigliare e da leggere tutto di un fiato.

“Finché avrò le tue lettere, una fune di salvataggio lanciatami fin dalla Scozia, andrà tutto bene. In realtà sei tu il mio talismano”.