Il sergente nella neve (Edizioni EL Einaudi Ragazzi 2018, pp. 192, 9,50 euro, illustrazioni di Gaia Stella) di Mario Rigoni Stern (Asiago 1921-2008), racconto autobiografico della tragica epopea della ritirata di Russia durante la II Guerra Mondiale editato nel 1953, viene ora pubblicato in una edizione dedicata ai piccoli lettori.
Mario Rigoni Stern è stato uno dei più grandi cantori della montagna in Italia. Dopo aver descritto la sua esperienza di guerra in Russia ne “Il sergente nella neve” ha continuato a raccontare in modo sobrio e poetico le meraviglie della natura, la vita nei paesi montani e vicende di vita comune.
Le sue sono sempre storie vere, realmente accadute, come quella del cucciolo d’orso che gioca con i cuccioli d’uomo (“Compagno orsetto”). Storie che raccontano l’amore per la montagna, per i suoi boschi, per la sua gente e per i tanti animali incontrati al pascolo e agli alpeggi (“Il libro degli animali”).
Il più famoso libro di guerra uscito nel nostro Paese, scritto dall’autore con uno stile realista, è diviso in due parti. La prima, “Il caposaldo”, narra la vita di un gruppo di alpini nelle trincee del Don, nella seconda, “La sacca”, viene raccontata la disperata marcia di ripiegamento nelle praterie russe tra il Don e il Kharkov. Travolti da bufere di neve, costretti dalla morsa del gelo, pochi viveri, scarponi lacerati e distrutti, gli uomini del caposaldo iniziano a morire fino a che, chilometro dopo chilometro, battaglia dopo battaglia, il sergente si ritrova da solo. Solo in un’isba della Russia Bianca, in un villaggio di partigiani, il sergente maggiore Rigoni Stern, ritroverà fiducia nella vita. Lasciamo ai giovani lettori scoprire come.
Testimonianze come “Il sergente nella neve”, un classico della letteratura che oggi appare drammaticamente attuale, restituiscono un importante frammento di memoria storica, per far comprendere alle giovani generazioni, l’estremo sacrificio che ragazzi poco più grandi di loro compirono in nome della Libertà.
Di seguito vediamo la trama del libro: “Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato”.
Inverno 1942. Il sergente maggiore Mario Rigoni Stern, è nato tra le montagne, ad Asiago, conosce come le sue tasche l’Altipiano, sa cosa sia il freddo, ma qui in Russia, in un caposaldo presso un villaggio di pescatori in riva al Don il gelo è una morsa che non lascia scampo.
Sul fronte orientale Stern, alla guida di una compagnia di mitraglieri degli Alpini, ha compreso che tra il fuoco dei cecchini russi, brevi incursioni nemiche e aspri combattimenti, la ritirata è solo questione di tempo. Come accadde a Napoleone con la Campagna di Russia (1812), il generale inverno ha vinto anche questa volta. A seguito di un’offensiva russa e della conseguente rottura del fronte di guerra, per evitare di subire l’accerchiamento dalle truppe nemiche, giunge l’ordine del ripiegamento.
I plotoni vengono suddivisi in squadre che a turno devono abbandonare il caposaldo e coprire le spalle alla squadra successiva in partenza. I russi ignari della ritirata degli alpini seguitano ad attaccare il caposaldo. Quando però arriva il momento per Rigoni Stern di lasciare il caposaldo con la sua squadra, prima di abbandonare il fortino scarica alcuni caricatori di un mitragliatore e lancia delle granate in segno di disperazione. Inizia la ritirata attraverso le gelide steppe coperte di neve, gli alpini sono stremati, il sergente maggiore aiuta i suoi uomini mentre l’Armata Rossa non sembra dare tregua. Mai come in quei momenti dove la resistenza umana viene messa a dura prova, l’amata patria appare lontanissima.
“Ritrovai il mio plotone mitraglieri. Eravamo contenti di ritrovarci, ma non c’eravamo tutti”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Novità libri: "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern edito per i piccoli lettori
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Narrativa Italiana Einaudi Mario Rigoni Stern Libri per ragazzi Recensioni di libri 2018
Lascia il tuo commento