Nuove cronache di Avonlea di Lucy Maud Montgomery

Gallucci edita per la prima volta in Italia Nuove Cronache di Avonlea (2022, titolo originale Further Chronicles of Avonlea, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942) pubblicato per la prima volta nel 1920.

Il libro, che contiene quindici racconti dedicati ai personaggi minori di Avonlea, segue Cronache di Avonlea già pubblicato nell’anno dalla casa editrice romana.

• Il quadernetto marrone della signorina Emily
  “La prima estate che il signor Irving e la signorina Lavendar tornarono a Echo Lodge dopo il matrimonio, passammo un sacco di tempo con loro”.
  A Grafton, Anna Shirley e la sua amica Diana Barry stavano stringendo molte amicizie tra questi c’era anche la famiglia del signor Mack Leith. La sera andavano spesso a casa Leith a giocare a croquet. Tutta la famiglia piaceva moltissimo alle due ragazze, con la sola eccezione della povera anziana signorina Emily, sorella zitella del signor Leith, Tentarono in tutti i modi di farsela piacere, perché lei invece mostrava molta simpatia per loro.

“Voleva sempre sedersi con noi e chiacchierare, e noi avremmo sempre preferito essere altrove”.

In verità Miss Emily era molto esigente e invadente, ficcava il naso negli affari di chiunque ed era dotata di scarsissimo tatto. Inoltre, la signorina possedeva anche una lingua piuttosto sarcastica e sembrava nutrire un certo rancore verso tutti i giovani e le loro storie d’amore. La voce sincera soffusa di sagacia e ironia di Anna arricchisce la trama dello scritto.

• L’apparizione di Cecil

“Non essere sposata non era mai stata una preoccupazione per me, sebbene tutti quanti ad Avonlea compatissero le vecchie zitelle. Mi preoccupava però, e lo dico con grande sincerità, non avere mai avuto nemmeno la possibilità di sposarmi”.

Miss Charlotte Holmes, quarant’anni, dai capelli castani ondulati, si rammaricava che persino Nancy, la sua vecchia domestica e infermiera, lo sapeva e la compativa per questo motivo. Charlotte riteneva che se non avesse vissuto tutta la vita ad Avonlea avrebbe potuto godere del beneficio del dubbio con gli estranei, ma aveva sempre abitato qui e tutti sapevano tutto di lei, o almeno così pensavano. La donna si era chiesta spesso perché mai nessuno si fosse innamorato di lei.

“Non ero affatto brutta”.

Anche il suo spirito era bello, visto che Miss Holmes si dilettava da anni a scrivere in gran segreto poesie che la rendevano felice e soddisfatta. La simpatica Charlotte stava per comprendere che nella vita non è mai troppo tardi per trovare l’amore.

La serie bestseller da oltre duecentomila copie di Lucy Maud Montgomery, della quale quest’anno ricorrono ottant’anni dalla morte, trova la sua conclusione con la piacevole scoperta che in uno dei racconti Anna è protagonista e voce narrante. La bella e poetica prosa della Montgomery ha la capacità di rendere ogni sua opera indimenticabile e sempre attuale. Lo sanno bene i suoi affezionati lettori di ogni età, che custodiscono nel cuore e nelle loro librerie i suoi volumi.

“Il cuore dell’uomo, e anche quello della donna, dovrebbe farsi più leggero in primavera. Lo spirito della rinascita aleggia nell’aria, qualcosa si muove negli esseri umani e li colma di quella felicità primordiale che provano da bambini”.