Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore
- Autore: Gian Antonio Stella
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2004
Dalla fine dell’Ottocento all’inizio Novecento in Italia, soprattutto nelle campagne, la vita si svolgeva in condizioni molto misere e tante famiglie vivevano letteralmente ammassate in pochi e angusti spazi, a contatto diretto con le bestie e con un’alimentazione poverissima. Il tutto era accompagnato dall’ignoranza che li portava a credere a tutti quei furfanti e millantatori che vendevano sogni e speranze e li facevano imbarcare su vere e proprie carrette del mare alla ricerca di un mitico Eden che, per i pochi che riuscivano a raggiungerlo, spesso era un luogo inospitale, diversissimo da quello che era stato loro descritto.
“Odissee interminabili che potevano durare mesi e cominciavano spesso con lunghe marce a piedi dal borgo natio, le spalle cariche di fagotti, i bambini piccoli in braccio, i pochi soldi cuciti nelle braghe, per finire dopo mille trasbordi su somari e carretti e treni e piroscafi e ancora treni e carretti e somari e carretti e piroscafi e ancora treni e carretti e somari, con nuove lunghe marce là dove il destino o un affabulatore bastardo avevano fissato il luogo finale della deportazione.”
Le condizioni in cui si trovavano a vivere sulle imbarcazioni erano critiche, poichè minacciate da malattie infettive che rapidamente si diffondevano negli ambienti promiscui e insani delle stive, su tutto ciò lucravano loschi figuri e compagnie di navigazione senza scrupoli.
Il saggio affronta, con dati e documenti, da dove partivano questi emigranti e scopriamo che, da Nord a Sud, vivevano in Italia in tuguri malsani, come documentato dall’inchiesta parlamentare italiana voluta dall’onorevole Stefano Jacini nel 1880. Nota Gian Antonio Stella che, nello stesso periodo
“È appena stata accesa la lampadina elettrica ideata da Thomas Edison a New York nel 1879”
e a Chicago è stato costruito il primo grattacielo.
Leggendo “Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore” , (Rizzoli, 2004) di Gian Antonio Stella, documentato con stralci di articoli di giornale dell’epoca, diari di bordo e documenti storici, sembra di ripercorrere le condizioni di partenza e di viaggio degli attuali migranti che si affidano a traghettatori abusivi. Commoventi e strazianti le storie delle tante morti, dei naufragi e delle poche, ma nobilissime, figure di salvatori. Molto interessanti due documenti nell’appendice del libro: una raccolta di canti popolari “colonna sonora di un secolo di traversate” e il diario di un medico imbarcato sul piroscafo Giava, figura eroica ed esemplare, salpato da Genova per il Sud America nell’Ottobre del 1889.
Leggendo questo resoconto si capisce perché bisogna credere nel genere umano, perché la professionalità del medico, Teodoro Ansermini, nonostante le scarse risorse e gli enormi problemi sanitari sull’imbarcazione, gli consentirà di non abbassare la guardia e di cedere allo sconforto.
Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore
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