Ora e per sempre. Nothing Less di Anna Todd

Anna Todd con “Ora e per sempre” c’è riuscita; è come se avessimo letto per ben due volte “Alla ricerca del Tempo perduto”: con questo ultimo libro abbiamo letto 2300 pagine, assorbite con fin troppa curiosità.
La estrema leggibilità di Anna Todd e l’assioma che tutto ciò che scrive è di natura sentimentale semplifica tutto. Niente politica, né problemi sociali, né problemi razziali. Solo la differenza tra il luogo natale di Landon e Dakota, Saginaw, nel Michigan, dove le persone, anche quelle di buone condizioni sociali, si devono accontentare dell’unico albergo di lusso presente nella cittadina e di due ristoranti di lusso dove conviene prenotare.

Dopo gli anni passati a New York, Landon ricorda con massimo orrore le giornate vuote in una casa decorosa, dove la noia l’ha costretto a leggere e poteva solo avere amici ineducati e rozzi, che a Brooklyn non presenterebbe nemmeno al suo collega di lavoro in caffetteria.
Anna Todd inizia l’ennesimo libro con effusioni e vere scene erotiche tra Landon e Nora - qualche editor gli avrà detto che chi la legge da anni non ha più quindici anni e quindi è arrivato il momento di non cancellare più gli amplessi tra i due giovani. Amplessi essenziali, poi, perché Landon è convinto ormai di amare Nora Sophia e di aver dimenticato Dakota, la sua fidanzata di sempre, da quando aveva quattordici anni. Nora però è un rebus, della famiglia, lui sa poco o niente, ha capito che proviene da una famiglia ricchissima, però il fatto che Nora chieda sempre ospitalità a destra e manca, essendo stata anche coinquilina di Dakota, ingarbuglia un po’ le cose.
Landon si mette alla concitata ricerca di Nora Sophia su Facebook, ma trova invece il profilo della sorella Staucey, classica esponente della quinta strada, con marito al seguito, elegante e affascinante, e una bambina di pochi mesi, viziata oltre ogni limite.
Landon chiede a Nora della sorella, lei rimane perplessa e cerca di litigare: perché sei stato nel profilo di mia sorella? Hai trovato lei e non me che sono registrata al social? A quante domande deve rispondere affinché Landon si metta l’anima in pace?
Nora lo invita a casa della sorella e Landon capisce di non aver sbagliato: casa meravigliosa, arredata in modo accurato, la zona living e la cucina che sembra uscita dalla pubblicità delle case borghesi di Manhattan.
Dopo una cena spettacolare, i due si appartano e Nora finalmente gli dice tutto, scioccandolo abbastanza. Lui si prende tempo per riflettere.

Nel frattempo a Saginaw muore Dale, il padre di Dakota, alcolizzato e manesco, che ha dato tante di quelle botte al fratello di Dakota da farlo morire.
Non avendo prenotato, Landon accompagna Dakota in uno squallido motel, perché devono fermarsi più del previsto dal momento che Dale non è ancora morto come diceva l’ex fidanzata ma sta morendo in ospedale.
Trovandosi nella stessa stanza di un motel, Dakota, anche per dimenticarsi di un padre orribile, ci prova con Landon ma il ragazzo si rifugia nel letto. Solo. Dakota, sfinita dice:

“Devi amarla molto, non è così”.

Non diremo quello che gli risponde, anche perché l’ultimo capitolo si chiama Due anni dopo.

Nel frattempo noi abbiamo fatto il pieno di sentimenti, veri, ambigui, genuini. Anna Todd non recita mai una parte, vuole troppo bene ai suoi protagonisti. E noi con lei.