Oregon Hill
- Autore: Howard Owen
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: NNEditore
- Anno di pubblicazione: 2020
Howard Owen è un giornalista e scrittore che abita a Richmond, in Virginia, principalmente noto per la serie del reporter Willie Black, il cui primo capitolo Oregon Hill, uscito nel 2012, è stato insignito l’anno successivo dell’Hammett Prize. Un Premio prestigioso che hanno vinto anche scrittori del calibro, per esempio, di Margaret Altwood e Stephen King.
Nel novembre 2020 il romanzo è stato pubblicato da NN Editore, con traduzione di Chiara Baffa, traduttrice anche per la televisione, che vive a Firenze. In un noir che sfiora l’hard boiled, la traduzione è fondamentale, in quanto buona parte della riuscita di questa vicenda sta nella naturalezza con cui sono riportati i dialoghi; con cui è resa l’atmosfera di un quartiere che diventa parte integrante e vivo; della psicologia dei personaggi che, nonostante il degrado, mantengono dentro se stessi i capisaldi di un’anima che pulsa.
Oregon Hill è un quartiere di Richmond, un posto in lotta perenne contro il razzismo dilagante e la corruzione. È il luogo dove è nato il protagonista, il quasi cinquantenne Willie Black, e dal quale non si è mai affrancato. Un tipo animato da un forte senso di giustizia, però poco diplomatico, che appunto per questo è stato trasferito, nel quotidiano presso cui lavora da anni, dalla cronaca politica al turno di notte della cronaca nera, ultimo baluardo prima del licenziamento.
Il fiume South Anna restituisce il cadavere di una studentessa, a cui l’assassino ha mozzato la testa. Ovviamente Black si reca sul posto, poiché l’obiettivo è carpire informazioni alla polizia al fine di scrivere un buon pezzo. Ma la verità è ancora più crudele, dato che la testa mozzata sarà inviata in un pacco postale all’abitazione del padre, un po’ com’era capitato a Brad Pitt nel film Seven.
Nemmeno un giorno e dell’omicidio viene accusato il fidanzato, che era uscito con la vittima la sera prima; i due avevano anche litigato. Quando poi il malcapitato confessa, il caso sembra definitivamente chiuso. Ma qualcosa non torna e Black, insieme a Kate, la sua terza ex moglie avvocato, vorranno vederci chiaro e assicurarsi che lo sprovveduto, per quanto non uno stinco di santo, non sia semplicemente un capro espiatorio per nascondere qualcosa di più grave e incredibile.
Willie Black ha sangue afroamericano nelle vene, vive con un amico nativo indiano, è figlio di una donna che chiama per nome, Peggy, e che gli ha imposto una serie infinita di padri putativi, sempre un po’ fatta di marijuana. Per cui, lui conosce il pregiudizio, la diffidenza di un ambiente che è chiuso, dove tutti si conoscono. Willie Black è un eroe dei giorni nostri, sempre un po’ impacciato, anche un po’ ingenuo, se vogliamo (e mi riferisco al finale, che non svelerò). Aiuta i barboni e i disagiati, tiene in considerazione e ha pietà della malattia mentale. Sposatosi tre volte, versa la sua ironia nei confronti di se stesso, beve troppo e sa di avere avuto donne migliori di lui; probabilmente di essersi perso tanto, soprattutto di non avere visto crescere la figlia Andi, ormai adulta.
Oregon Hill è un romanzo incalzante, che appassiona. Tutto è estremamente credibile e sembra di guardare un film. Incita a non arrendersi alla paura, ma a cercare sempre con tenacia la verità.
Oregon Hill (Willie Black Mystery Book 1) (English Edition)
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Un libro perfetto per...
Per chi ama le indagini, dove i personaggi sono talmente ben delineati da sembrare reali.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Oregon Hill
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Libro noiosissimo,scritto anche bene però si dilunga tantissimo sulla vita del protagonista lasciando pochissimo all’indagine.ho superato abbondantemente la metà del libro e sto seriamente pensando di mollarlo.per i miei gusti di noir ha veramente poco.sono un appassionato del genere ed è il peggiore che abbia mai letto,non succede praticamente nulla.io non lo definirei nemmeno noir.