L’Oroscopo 2018. Il giro dell’anno in 12 segni di Simon & the Stars

Sulla scorta dei successi ottenuti in radio e sul web con la sua rubrica sugli oroscopi, arriva in libreria “L’Oroscopo 2018. Il giro dell’anno in 12 segni” il nuovo libro di Simone Morandi, al secolo Simon & the Stars.

L’oroscopo continua a mietere vittime, incuriosisce da sempre anche chi non ci crede. Ne “L’Oroscopo 2018” l’autore racconta le previsioni per il nuovo anno utilizzando, come è ormai nel suo stile, un insieme di riflessioni e spunti tratti dal cinema e dalla letteratura. All’interno della quarta di copertina, una frase bene esprime e sintetizza il lavoro di Simon & the Stars:

“L’oroscopo è un orologio che indica il giusto tempo delle cose”

Simone Morandi crede molto in questa frase anche se ammette di essere stato in origine scettico sull’argomento. Le sue intuizioni ricorrenti, che si avveravano e si ripetevano, con una frequenza costante lo hanno portato a cambiare parere.
Tutto quello che viene dall’osservazione empirica nasconde sempre un margine di plausibilità. L’oroscopo indica davvero un tempo che scorre al di là di quello reale. È come se si indicasse il tempo per l’inizio e lo sviluppo di ogni cosa, una frequenza ritmica nello svolgersi degli avvenimenti che si avverte e che si può anche invertire. Nell’oroscopo annuale si individuano dei mesi in cui si può correre a velocità maggiorata, mentre in altri, se si corre, si corre il pericolo di andare fuori strada. Se non si ha abbastanza velocità però si rischia di mollare certi progetti e retrocedere.

Dietro a “L’Oroscopo 2018. Il giro dell’anno in 12 segni” vi è l’idea che l’astrologia sia un orologio e che i pianeti non siano altro che lancette che attraggono la nostra attenzione sul passaggio di un tempo a cui si dà un significato. La lancetta Saturno compie un giro intorno alla sua orbita in 28 anni, rimanendo in quella posizione per quel tempo. E 28 diviso 4 (in astrologia tutto si misura su base 4 o in quarti) fa 7 ed ogni sette anni è provato che la vita cambia. Questo principio è sostenuto non solo dall’astrologia ma anche da intuizioni elevate.
In “It” i ragazzini hanno tredici anni, poi, improvvisamente, quaranta: nell’arco di tempo intermedio si colloca un ciclo di Saturno, in cui sono posti di nuovo davanti alle stesse prove. Vi sono perni intorno ai quali la vita gira. L’astrologia si vive spesso inconsapevolmente ed intuitivamente.
Simon & the Stars racconta esperienze e associa a ogni segno dei film. Sin dai primi oroscopi ha avuto questa intuizione, accoppiando ad esempio il segno del Leone a Rocky. Poi scrivendo il primo libro, dopo avere visto I ragazzi del coro, ha collegato ad esso il segno del Cancro, che esalta il momento in cui occorre far venir fuori la creatività e innamorarsi, di nuovo, di quel che si fa.
Questo riferimento ai film è divenuto col tempo la cifra dei suoi oroscopi, uno storytelling utile che dà subito una connotazione emotiva alla previsione astrologica.