Osso. Anche i cani sognano
- Autore: Michele Serra
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2021
Nella sua casa al confine tra bosco e città, un vecchio solitario, provato da una recente malattia, si affaccia a una nuova giovinezza. Ciò accade dopo che un sussulto improvviso turba il suo riposo pomeridiano: è osservato da un cane tutto pelle e ossa, spigoloso, apparso chissà quando dalle profonde oscurità del bosco. La sua magrezza attiva nell’uomo l’impulso di dargli subito da mangiare, lo stesso istinto con cui si tende la mano a salvare qualcuno che sta per affogare o per precipitare in un burrone.
“Perché quella voragine fa paura anche a noi. E salvando lui, cerchiamo di salvare noi stessi”.
Comincia così la relazione tra i due protagonisti della storia, l’uomo e il cane, fatta inizialmente di soccorsi alimentari da parte del primo e da riconoscente archiviazione olfattiva da parte del secondo. Con i primi e fugaci incontri con quell’animale magrissimo, il vecchio inizia a guardare e a pensare in modo inedito, proprio come la sua piccola nipote, Lucilla, “perché i bambini vivono molto più vicino alla terra, e dunque la vedono meglio”.
Al cane bisognerà dare anzitutto un nome e lo chiamerà, per via del suo corpo scheletrico, Osso, un palindromo che l’uomo pronuncerà spesso, inizialmente con un certo imbarazzo, nella sua solitudine apparente (lui non lo sa, ma il cane sa sempre cosa fa e dove si trova il vecchio). L’umano si sorprende a scardinare le sue abitudini quotidiane: tra gli scaffali del supermercato seleziona le scatolette di carne che intende rovesciare sulla ciotola destinata a Osso, e quasi si turba quando la cassiera commenta la sua spesa dicendo che certo lui non è tipo da cane.
In effetti il vecchio è stato sino ad allora estraneo a quel mondo, con la sola eccezione della compagna a quattro zampe di Lucilla, Roba, a lui nota, più che altro, per le forme bizzarre dei suoi escrementi sul prato. Il rapporto con Osso si ravviva con la visita di Lucilla e di Roba: Osso gioca con l’altro cane e con maggior frequenza transita in giardino, sempre a debita distanza dagli umani, portando in sé il peso di chissà quale passato difficile, segnato dalla fame, dalla solitudine e, probabilmente, da maltrattamenti. L’uomo aspetta, e mentre attende che Osso gli si avvicini, si fa conquistare dal libro del mondo letto dall’olfatto del cane, acquisisce energia a contatto con il bosco e le sue creature; vive la sua relazione con l’animale con progressiva meraviglia e felicità, consapevole che è una delle tantissime storie d’amicizia che hanno segnato l’uomo quasi sin dagli albori della sua esistenza sulla terra.
Osso. Anche i cani sognano di Michele Serra (Feltrinelli, 2021) è una storia ricca di sentimenti, a tutto tondo, una storia contemporanea ma al tempo stesso sepolta dai millenni, ritmata dalla poetiche illustrazioni di Alessandro Sanna, dove prende forma e colori la magia dei confini che si appannano, come quello tra città e bosco, tra malattia e rinascita, tra vecchiaia e infanzia, tra uomo e bestia, un po’ come accade nei sogni.
Osso
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