Pagghiòla di Simona Pennisi

Pagghiòla (bookabook, 2022) di Simona Pennisi è un libro ambientato in un condominio dove i condomini sono persone estremamente divertenti ma anche invadenti, amanti delle regole e con una gran mania di controllo.
Essi ronzano gli uni attorno agli altri, ciascuno con i propri riti, con le proprie fissazioni e con i loro pettegolezzi intrecciano una trama esilarante e colorita.
Saranno gli occhi di Caterina a guidarci in questo variopinto scenario fatto di sussurri, sguardi dietro le tende e riunioni condominiali che si risolvono sempre nello spiare la vicina del terzo piano.

In queste pagine Simona Pennisi ci dona una storia che esalta la cultura siciliana: dai dolci al calore familiare, dall’ospitalità all’arte del cuttigghiu.
Sì, perché in Sicilia questa è un’arte, l’arte di farsi gli affari degli altri, di far circolare pettegolezzi aggiungendo particolari coloriti, anche inventati.

I condomini protagonisti di questo libro sono bravi a fare congetture e a coinvolgere tutti, in particolare la povera Caterina che si ritrova immischiata nei loro intrighi. Tuttavia, Caterina non sarà una buona pedina per il loro piano di “spionaggio”.

Con un linguaggio ricco e pieno di sfumature colorite, Simona Pennisi ci dona una costruzione ben precisa di un condominio composto da tipiche famiglie siciliane che amano cuttighiare e vivere come un’unica famiglia.

Alcuni passaggi sono fulminanti e rappresentano degnamente la cultura siciliana che va liberata dagli stereotipi che spesso la identificano e tengono prigioniera. Difatti, sono i pregiudizi a guidare i condomini a giudicare una persona, stravolgendo completamente la loro percezione e il loro essere ospitali.
Gli stereotipi, rivolti a una certa categoria di persone, ossia le persone belle, single o che lavorano in determinati campi, contribuiscono a distorcere incredibilmente la percezione degli eventi e delle azioni riguardanti gli individui stereotipati stessi. E in Pagghiòla anche se con humour si denuncia questo atteggiamento che alla fine viene in qualche modo superato.

Consiglio di leggere Pagghiòla perché tutte noi siciliane siamo state un po’ “pagghiole” nella nostra vita, ossia persone adulte che si comportano da bambini. “Pagghiòle” nell’animo ed è difficile allontanarci dal nostro essere siciliane.

In fondo, ho amato questo libro fino all’ultima pagina per due semplici motivi: uno perché parla della mia terra e due, perché ho riso come una matta.
E non posso che consigliarlo e sostenerlo non solo nel mio profilo, ma anche in tutta Italia.