Paolino, Woshi Woshi e i segreti di Leonardo di Antonella Mei

Paolino, Woshi Woshi e i segreti di Leonardo (Cisu Editore 2020, prefazione di Bruno Tagliacozzi, illustrazioni di Cristiano Sorrentino) di Antonella Mei, è la quinta avventura del ragazzino Paolino, dopo Paolino, Woshi Woshi e le storie della penna magica, Un paio di occhiali per Woshi Woshi, Paolino e il mistero della scomparsa di Woshi Woshi, e Paolino, Woshi Woshi e i pirati fantasma.

“Al suono della campanella, che segnava la fine delle lezioni, tutti i bambini si precipitarono fuori dalle aule, rincorrendosi e ridendo: si sentiva già nell’aria l’atmosfera del Carnevale”.

Lo studente Paolino, rimasto da solo in classe, fissava incuriosito la lavagna dove l’insegnante di storia aveva appena finito di realizzare l’ultimo di una serie di bellissimi schizzi riguardanti le più importanti invenzioni di Leonardo da Vinci. L’affascinato scolaro aveva pensato che Leonardo “era veramente geniale”, notando la precisione dei dettagli e l’armonia delle forme. Paolino aveva iniziato a fantasticare su quel personaggio tanto famoso, uno dei protagonisti più importanti del Rinascimento italiano, al quale l’insegnante aveva dedicato un’intera lezione. Un uomo eclettico dalle innumerevoli capacità: scienziato, artista, inventore, filosofo, architetto. Il ragazzino, mentre era immerso nelle sue riflessioni, all’improvviso aveva notato che i disegni sulla lavagna erano scomparsi per essere sostituiti dalla sagoma di un missile.

“Se sono magica, posso fare tutto”.

Ecco che era comparsa la sua amica penna magica, proponendo a Paolino un salto all’indietro nel tempo, con la complicità del missile: “sarà un semplice saltello” a cinquecento anni per vivere un’altra fantastica avventura.
Il viaggio attraverso il tempo permette a Paolino di incontrare a Firenze nel 1503 Leonardo da Vinci, del quale quest’anno cade il cinquecentesimo anniversario della morte. L’incontro di Paolino con Leonardo, sempre con i suoi inseparabili sodali l’uccellino Woshi Woshi e l’orsa Jole, “segna un decisivo passo in avanti nella sua lunga e interessante evoluzione da bambino a preadolescente” come scrive a ragione Bruno Tagliacozzi nell’interessante prefazione.

La narrazione permette ai bambini di conoscere, senza annoiarsi, la personalità e il pensiero di Leonardo, scoprendo insieme al protagonista che il genio non è esente da imperfezioni e debolezze. Inoltre, Paolino insegna di coltivare sempre la fantasia e l’immaginazione.
Il libro contiene un’Appendice dedicata alla vita e alle opere di Leonardo, nonché all’illustrazione di alcune sue invenzioni.

“Carissimo Paolino, sono davvero felice di averti conosciuto, benché non abbia avuto modo di capire chi sei realmente e da dove provieni”.