Parlami d’amore di Carla Vangelista e Silvio Muccino

Di solito inizio le mie recensioni con la trama del romanzo, quindi aggiungo qualche mia esperienza personale (magari un incontro con l’autore) o, comunque, il mio giudizio (personalissimo) sull’opera.
Questa volta no. "Parlami D’Amore" è la tipica storia romantica tra un uomo e una donna. Due persone che non si conoscono, si scontrano, si frequentano, e scocca la scintilla. La solita storia, penserete voi. D’altra parte, è dai tempi di Sir William Shakespeare (e anche prima) che si scrivono storie d’amore. Storie dolci, drammatiche, felici, strane, divertenti, ma sempre incentrate sull’amore. Nel bene e nel male, è stato scritto di tutto e di più sul re dei sentimenti: cosa aggiungere, allora?
Quindi non serve che vi dica la trama di questo volume. Potrei anche rivelarvela, certo, ma non cambierebbe niente, perché dalle mie parole non percepireste l’enorme magia che vi trasmette questo libro. Non conta cosa si scriva, importa come lo si scriva e il binomio Vangelista-Muccino è il migliore che abbia mai letto da moltissimi anni a questa parte. Quattro mani che s’intrecciano alla perfezione.

Avevo già letto, con piacere, Rivoluzione N° 9, e mi sono letteralmente fiondato su questo loro precedente romanzo. Altro punto a favore, il fatto che avessi adorato la pellicola, in cui Muccino dà veramente il meglio di sé. Ma, da assoluto sostenitore della legge non scritta che vede i libri sempre vincitori sui film, ho voluto leggere anche il romanzo e ne sono stato letteralmente rapito, come non mi accadeva da tempo.
Quindi, quello che vi dico è: compratelo! Fatevi rapire dalle emozioni che scaturiranno dalla prima pagina e che non vi lasceranno più, non ve ne pentirete assolutamente.