Passare l’inverno
- Autore: Olivier Adam
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: minimum fax
- Anno di pubblicazione: 2006
“Avevo bevuto troppo e Pialat era morto”.
Inizia così questo libro di Olivier Adam. E già ti dà un’idea di cosa si sta per leggere. Poche parole e già un malessere di fondo, una notizia poco piacevole e un contorno tutt’altro che roseo.
Passare l’inverno (Minimum Fax, 2006) è una raccolta di racconti, nove per l’esattezza, con i quali lo scrittore ci presenta un’umanità che è scontenta della quotidianità che si trova ad affrontare e dalla quale non riesce a emergere. Una quotidianità che soffoca e debilita e che fa sentire fuori posto.
Quelle che abbiamo di fronte sono storie di gente comune, persone che hanno vari problemi con i rapporti, che non riescono a mantenere, che non riescono a costruire, che inevitabilmente distruggono. E soprattutto che non hanno la forza di affrontare, lasciandosi trasportare da un lento scorrere del tempo, impossibilitati a venirne fuori, senza la capacità di fare gesti risolutivi.
Non abbiam mai il coraggio di fare i gesti che dovremmo e alla fine ci ritroviamo soli nel nostro buco, come topi.
Nove racconti, quindi, tutti ambientati nella stagione più fredda dell’anno, quella più dura da passare, quella che obbliga a rintanarsi. L’inverno che diventa “l’inverno” dell’esistenza, dal quale si spera di uscirne ma al momento le intemperie obbligano a stare chiusi in casa sperando che il maltempo non irrompa dentro devastando tutto.
Olivier Adam racconta tutto questo con uno stile per il quale è stato paragonato a Carver e ad altri maestri del minimalismo americano, lasciando tutto in sospeso, senza un vero finale, con i personaggi che prendono, forse, consapevolezza del loro inverno, ma probabilmente ancora lontani dal capire come uscirne.
Passare l'inverno
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