Peccati di famiglia
- Autore: William Trevor
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2016
Dal 17 marzo in libreria “Peccati di famiglia” (Guanda, 2016, titolo originale Famil Sins & Other Stories, traduzione di Laura Pignatti), che è la raccolta di racconti dello scrittore e drammaturgo irlandese William Trevor, nato nel 1928 a Mitchelstown, nei pressi di Cork, vincitore del Premio Nonino e quattro volte finalista al Booker Prize, autore di numerosi romanzi che ne hanno fatto uno dei maggiori scrittori di lingua inglese.
“Peccati di famiglia” racchiude otto racconti in cui il filo conduttore è il peccato in tutte le sue sfaccettature.
Il primo racconto del quale ci occupiamo è: “La trinità”.
“La loro prima vacanza dopo il viaggio di nozze gliela pagò un signore anziano che entrambi chiamavano zio”.
In realtà l’uomo non era imparentato con Keith e Dawne, viveva con loro che lo accudivano, anche se in verità “era lui ad accudire loro”. L’anziano, datore di lavoro di Dawne, aveva deciso di offrire agli sposi un viaggio a Venezia, città che lui aveva visitato varie volte. “Dodici notti nella città incantata, alla pensione Concordia” a un prezzo ragionevole con partenza dall’aeroporto di Gatwick. I coniugi insistettero perché li accompagnasse ma l’uomo aveva l’edicola cui pensare. “Mandatemi qualche cartolina, sarà più che sufficiente”. Qualcosa, però, non andò per il verso giusto e Keith e Dawne finirono nella stanza 212 di un hotel chiamato Edelweiss, in Svizzera. Nonostante le loro rimostranze furono costretti a fare buon viso a cattivo gioco e accettare il viaggio organizzato per persone di terza età, quando lo scopo della vacanza era proprio quello “di sottrarsi ai bisogni e alle richieste degli anziani”. Keith e Dawne impossibilitati a liberarsi della cura dell’anziano commettevano il peccato di grettezza ma lo stesso uomo aveva qualche colpa da farsi perdonare nei riguardi degli sposi. “La loro avidità per i suoi soldi somigliava molto alla sua avidità per la loro obbedienza, di quell’avidità si nutriva la trinità che erano diventati”.
Nel secondo racconto preso in esame, dal titolo: “Stampe”, “L’evento reale è avvenuto anni fa in Francia”. La bionda trentanovenne Charlotte, vivaci occhi azzurri, non riusciva a dimenticare un’estate trascorsa in Francia, a Massuery, presso la famiglia Langevin quando aveva diciassette anni. Il motivo del viaggio era acquisire la padronanza del francese. Il padre aveva così deciso per garantirle un francese perfetto al fine di lavorare in un’azienda commerciale internazionale, mentre la ragazza aveva per il suo futuro altri progetti. La giovane, timida e ignara delle emozioni, aveva avvertito un trasporto ricambiato verso Monsieur Langevin, dal viso rossiccio e dai baffi neri. La ragazza e Langevin avevano trascorso un pomeriggio insieme durante il quale l’uomo con un abbraccio le aveva palesato i suoi sentimenti e lei “aveva premuto le palme contro il petto di lui”. Un singolo evento avrebbe influenzato “tutto ciò che viene dopo” condannando la donna alla solitudine del cuore. Infatti, il tempo non aveva attutito la passione negata. L’unico peccato che Charlotte aveva commesso era stato di non cogliere l’attimo. “Non aveva altra esperienza dei capricci del suo cuore, né della sua natura”.
Lo scrittore irlandese William Trevor, considerato il maestro del racconto, che vive da anni nel Devon, da lontano osserva l’Irlanda e con una prosa precisa ed essenziale, adatta alla narrazione breve, dipinge i suoi abitanti spesso con ironico distacco. Nei racconti di Trevor, pervasi da una soffusa malinconia, i personaggi appaiono eccentrici, sconfitti e dalla vita incompiuta. L’autore, il quale definisce il racconto come “uno scorcio della vita di una persona”, scrive preferibilmente la mattina e il pomeriggio lo dedica al giardinaggio nel bel giardino che circonda la sua casa colonica in stile vittoriano.
“Faccio molta riscrittura”
confessa Trevor. I suoi fedeli estimatori lo possono immaginare comporre le sue meravigliose e potenti storie, che si dipanano sotto il mutevole e limpido cielo gaelico, seduto alla sua scrivania, vestito in stile british in cardigan e pantalone di velluto.
“Quello che faccio meglio è scrivere racconti”.
Peccati di famiglia
Amazon.it: 15,19 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Peccati di famiglia
Lascia il tuo commento