Pensieri scorretti di Giordano Bruno Guerri

Giordano Bruno Guerri o ti piace o ti sta profondamente sulle scatole. Giornalista, saggista e storico appartenente alle voci fuori dal coro della pubblicistica italiana, penna caustica e spigolosa - alla Oliviero Beha o alla Massimo Fini per capirci - , il più delle volte in contro tendenza al politicamente corretto.

Pensieri scorretti è una carrellata di aforismi indigesti, provocatori e irritanti che hanno attraversato i secoli, sugli argomenti più diversi, raccolti da Bruno Guerri in un tascabile da birbanti, ora disponibile fra i remainders in offerta a metà prezzo.
Da Aristotele a Berlusconi, da Che Guevara a Popper, da Napoleone a Sartre, passando ovviamente anche per alcuni pensieri del nostro.
Detti e battute su abbigliamento, amore, castità, denaro, invidia, libertà, morte, opinione pubblica, partiti, sangue, stima e così via per circa trecento pagine.
Se per Aristotele “La donna è un uomo inferiore”, per Joyce “ Quattrini e cretini non si fanno compagnia”. Andreotti, in merito alle Onlus, diceva: “Temo molto le società senza fini di lucro”.

Essendo però un’aforistica da bricconi, non possono mancare "pillole di saggezza" su argomenti evocati senza perifrasi da galateo, ma inseriti, nudi e crudi, con inequivocabili lemmi espressivi da spiazzare il lettore più costumato. Si leggono infatti massime su termini "efficaci" come cazzo, culo, negro, puttana, merda.
Sentenze sboccate e colorite di Montaigne “Anche sul trono più alto del mondo, si è seduti sul proprio culo”, così come di Karl Kraus, Ceronetti e Wittgenstein. Sì, perché anche un grande scrittore o un famoso filosofo possono sconfinare nel boccacesco e nel licenzioso.

Non manca qualche citazione dello stesso Bruno Guerri. Per esempio, sugli "eccetera": “Espressione usata da chi non ha più nulla da dire”.
Insomma, con pochi euro potrete dilettarvi a piluccare, qua e là, adagi e precetti audaci, alternativi e impertinenti.