Percorsi d’acqua
- Autore: Stenio Solinas
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2004
Percorsi d’acqua (Ponte alle Grazie, 2004) è il diario di viaggio di uno scrittore che ama il mare, i canali che tratteggiano incantevoli città, è la storia di coloro che lo hanno navigato. Il nuoto è il suo contatto totale con il mare, la sua passione fin da ragazzo, una disciplina interiore che, apparentemente, sembra annullare ogni attività e, bracciata dopo bracciata, fa avvertire la fatica della traversata, sentire i muscoli che tirano e immaginare, nelle sue profondità, distese di sabbia bianchissime e tappeti di alghe.
“Si nuota da soli e in solitudine. È autodisciplina, è contare solo su se stessi, è fatica fisica e piacere fisico, nutrimento spirituale… Nel corso degli anni dolori, lutti, sofferenze, angosce, si sarebbero sciolte nel ritmo sostenuto con cui fendevi il mare, avrebbero trovato una ragione d’essere nell’armonia di una traversata, nel vagabondare da una cala all’altra, nel complicato scivolare sopra rocce a fior d’acqua. Nuotare non è correre, è pensare.“
Stenio Solinas, intellettuale controcorrente, scrittore e giornalista, scrive dei suoi itinerari solitari nei mari del mondo, fantasticati negli anni della gioventù e realizzati molto tempo dopo da inviato de Il Giornale. In Percorsi d’acqua il nostro autore attraversa l’onda del tempo per intraprendere un suo viaggio personale nella memoria dei libri, i percorsi del cuore nelle idee, nella storia, nelle civiltà e nelle illusioni. Una scrittura che evoca una serie di immagini chiare, nitide, che conducono il lettore in un cammino di racconti, pensieri e ritratti di autori che hanno amato il mare: George Byron, La Capria, Ezra Pound, Pierre Drieu La Rochelle, Hemingway, solo per citarne alcuni. Dalla laguna veneta alle isole greche, dalle lagune irachene al corso del Mekong, un appassionante itinerario alla scoperta dei più incantevoli paesaggi d’acqua. La laguna veneta con i suoi colori e i suoi rumori è un paesaggio la cui bellezza è stata a lungo dimenticata. Le rive del Po fanno riemergere i ricordi legati a Il Mulino del Po di Bacchelli, dal porto di Grado, lungo la Litoranea veneta e all’orizzonte il campanile di Aquileia, la grande casa che ospitò Pasolini mentre girava Medea, la Conca del Cavallino fino a giungere al Lido di Venezia.
“Navigando il paesaggio autunnale di colore bronzo e bianco comincia a tingersi di un verde intenso, quasi orientale… c’è poco da dire e molto da osservare, la sopravvivenza di un’Italia minore, nemmeno rimasta ai margini, ma come dimenticata nella corsa al progresso e così conservatasi, qui e là intaccata, eppure non stravolta, fluviale e silenziosa, scarsamente popolata.”
I reportage vanno oltre i confini per narrare della laguna perduta in Iraq, alla foce del Tigri e dell’Eufrate, con la città di Bagdad descritta come la Napoli malapartina, all’arcipelago di Maigret, le isole di Hyères, chiamate anche i tropici di Francia, dove George Simenon si sentiva a casa, fino a Glenan, con i suoi paesaggi mozzafiato, dove risiede la più famosa scuola di vela d’Europa.
Navigare è descrivere. Ovvero leggere, raccontare, comparare e ricreare.
Una navigazione tra idee, sentimenti e illusioni. Un libro intenso e affascinante.
Racconti e memorie di un viaggiatore solitario ispirato dalla sua curiosità, suggestioni e scenari del mondo e la sua storia narrati con lo sguardo attento e critico di un intellettuale libero ed indipendente.
Percorsi d'acqua. Una navigazione d'idee e di sentimenti fra lagune, arcipelaghi, isole e vele
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