Persistenze e ritualità arcaiche nell’entroterra
- Autore: Claudio Paterna
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2010
Una ricerca attenta e accurata quella di Claudio Paterna, etnoantropologo di vaglia e appassionato studioso di tradizioni popolari, che indaga su quelle che egli definisce le “Persistenze e le ritualità arcaiche”. Viene in particolare posta attenzione come da sottotitolo di copertina alle “Resistenze culturali in Sicilia tra forme di mimetismo simbolico e residui di memoria collettiva” in un prezioso e completo lavoro che è al contempo un saggio ed un narrato.
Persistenze da intendere come sopravvivenze o nuove rielaborazioni superando la dicotomia tra “religione colta” (cultura cristiana) e “religione popolare” (sopravvivenze).
Nella sua più recente pubblicazione Fiabe e miti classici. Richiami esoterici nella tradizione siciliana, Claudio Paterna ha posto l’accento su aspetti poco esplorati delle opere di Giuseppe Pitrè, demologo, il più famoso studioso di tradizioni popolari della Sicilia che riecheggiano miti e tradizioni di epoche passate.
Ma Claudio Paterna, anche prima in questa sua precedente opera sulle “Persistenze”, rimanda al passato ed allarga e completa i temi della sua tesi di laurea, con un viaggio in un mondo antico ma al contempo sempre presente. Il libro ha la prefazione prestigiosa del compianto prof. Ignazio Buttitta che così si esprime nel significante incipit:
“Non diversamente da ogni altro fatto culturale la festa è fatta più di cose invisibili che visibili”
Il volume di Claudio Paterna è il risultato di una ricerca complessa e articolata effettuata su una parte consistente del territorio siciliano che unisce tracce, materiali e immateriali, al fine comprendere meglio le specificità della cultura siciliana anche quella dei popoli senza scrittura.
La festa religiosa è intesa come evento sociale partecipato nel quale si palesano non solo elementi religiosi ma pure economici o legati ad antiche tradizioni pagane superando la loro erronea e deviante connotazione negativa. Così l’autore:
“…occorre superare la valenza del tutto negativa assunta dal termine Paganesimo nell’ambito della cultura Ecclesiastica dei primi secoli del Cristianesimo…”
Altro importante spunto di questo volume edito dalla Novagraf è il tentativo di un nuovo approccio allo studio e alla ricerca con il superare gli steccati tra studiosi di Antropologia ed Archeologia. Si dà al contempo una chiave di lettura in senso positivo all’apporto e allo sviluppo delle grandi civiltà da parte delle culture autoctone considerate a torto minori e frettolosamente etichettate come barbarismi.
Il sincretismo pare essere il denominatore comune di culti e riti con legami ai cicli dell’agricoltura con elementi sempre presenti legati tra l’altro all’acqua e alle fonti sacre. Ma vasto e multiforme è il campo di indagine esposto doviziosamente e sapientemente nei contenuti del volume, tutto da leggere per la ricchezza dei contenuti.
Persistenze e ritualità arcaiche nell'entroterra
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