Pesci piccoli
- Autore: Alessandro Robecchi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2024
Come in tutti i romanzi della serie che Alessandro Robecchi ha dedicato a Carlo Monterossi, anche in questo ultimo Pesci piccoli (Sellerio, 2024), molto atteso dai tanti estimatori dello scrittore, appare Milano la vera protagonista della storia.
Sembra quasi che l’autore, man mano che il tempo trascorre, guardi la città “cattiva”, così infatti la chiama, con occhi maggiormente critici, più consapevoli dei tempi brutti che stiamo attraversando. Mentre Carlo è sempre indeciso sul suo ruolo nella “fabbrica di merda”, come chiama in cuor suo la trasmissione televisiva Crazy Love che lui ha inventato e che gli ha dato fama, soldi e successo; mentre il suo rapporto con Bianca Ballesi, bella e brava, elegante e intelligente, sembra diventato troppo ripetitivo e routinario, avviene uno strano furto in una importante società che ha appalti miliardari.
La società di investigazioni dei suoi soci Oscar e Cirielli sono incaricati delle indagini, la polizia misteriosamente non è stata coinvolta, e quindi anche Carlo farà parte della squadra. Una busta che contiene una grossa somma di denaro, una chiavetta Usb e molti fogli in inglese, viene raccolta del tutto casualmente da una delle donne delle pulizie che sono impiegate nottetempo nell’ufficio.
Teresa, una quarantenne che fa una vita grama, che guadagna troppo poco, che non riesce a ottenere dall’ex marito gli alimenti che le spettano, che deve trasferirsi in un quartiere lontano convivendo con altre tre donne, ha trovato un busta che potrebbe cambiarle la vita. La guardia notturna che lavora in ufficio, però, si è accorta del ritrovamento, e pensa di poter organizzare un ricatto per restituire il malloppo che si capisce essere molto riservato e prezioso per l’azienda che ha subito il furto.
La storia va avanti a colpi di scena: ma mentre per la televisione Carlo deve seguire uno scoop imprevisto, un crocifisso che si illumina ad intermittenza e compie miracoli in un borgo dell’hinterland milanese, che potrebbe fruttare alla trasmissione di Flora De Pisis, la regina delle “lacrime in diretta”, un successo straordinario, Carlo, sempre più deluso e disgustato, si fa coinvolgere dal furto che puzza di bruciato, visto il coinvolgimento di enormi profitti che potrebbero derivare da un appalto miliardario con il governo di uno stato africano.
Il rapporto con Teresa si fa più stretto, mentre, tanto i suoi soci quanto la compagna Bianca ne sono meravigliati, delusi, gelosi. In realtà Carlo sta riflettendo sulla sua intera esistenza, venendo a contatto con nuove realtà che lo sorprendono, lo coinvolgono, lo costringono a fare i conti con la sua stessa scelta di vita: bastano Bob Dylan e i suoi vinili, i preziosi whisky scozzesi, una cucina a cui la tata moldava Katrina dedica ogni cura raffinata, per riempire una vita che si allontana sempre più dalla terra che la gente normale abita, dove si fatica per salari da fame, nell’incertezza che spinge al piccolo malaffare, nell’ansia di poter sopravvivere nella metropoli che ti stritola?
Tra porno star convertite, mezzi preti, finti miracoli, imbrogli colossali, gente disposta a vendersi per un po’ di successo, effimero in genere, Carlo Monterossi deve ripensare a sé e alle proprie scelte.
Si è sentito solo, con un dolore che va su e giù come un cavatappi nel cuore.
Queste le parole che concludono il libro, e che fanno pensare al prossimo. Come volgerà il destino del personaggio creato da Alessandro Robecchi?
Pesci piccoli
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