Piccoli desideri di Michelle Adams

Piccoli desideri (Giunti 2021, titolo originale Little Wishes, traduzione di Leonardo Taiuti) è il primo romanzo della scrittrice inglese Michelle Adams, scienziata part-time che vive a Cipro con il marito e i figli, a essere pubblicato in Italia. Il romanzo è in corso di traduzione in cinque Paesi.

“Nel suo giorno preferito dell’anno Elizabeth Davenport si svegliò da sola, come ogni mattina da quasi cinquant’anni”.

Elizabeth viveva in un piccolo cottage nell’estremità occidentale della Cornovaglia, a nord di Land’s Ends. Forse era un cottage talmente piccolo che sembrava temesse di venire spazzato via dalle correnti atlantiche, che ribollivano a pochi passi di distanza. Ma se lo spazio per Elizabeth era perfetto, la vista lo era ancora di più per dipingere quei paesaggi sempre mutevoli addirittura senza dover aprire la porta.

Quel giorno però la porta di casa Elizabeth l’avrebbe aperta, perché era l’unico giorno dell’anno in cui Tom faceva ritorno. L’assenza di Tom, il suo grande amore di gioventù, era un vuoto eterno, che Elizabeth non sarebbe mai riuscita a colmare, però la donna era felice ogni volta che lui tornava a Porthsennen, quando passava a lasciarle sulla soglia un croco azzurro piantato in un piccolo recipiente di terracotta e un bigliettino, legato al vaso con uno spago. In quel bigliettino Tom ci scriveva sempre un desiderio, qualcosa che lui ed Elizabeth avrebbero potuto fare se fossero stati insieme. Certo un po’ di malinconia emergeva pensando a tutti quei desideri mai realizzati, ma ogni anno il ritorno di Tom significava che per un breve istante le loro vite si sarebbero incontrate.

Era ovvio che la costanza di Tom, nel fatto che in tutti quegli anni non avesse mai mancato un appuntamento, indicava che si amavano proprio come il giorno del loro primo bacio. Quella mattina era il cinquantesimo anniversario del giorno in cui Tom aveva promesso di amarla per il resto della vita. Splendido il senso di aspettativa di Elizabeth mentre si accingeva ad aprire la porta del cottage. Ma a dispetto di ogni speranza, trepidazione e aspettativa con cui Elizabeth attendeva l’arrivo del regalo di Tom, appena abbassato lo sguardo sullo scalino, non vide né il fiorellino e né il desiderio.
Ahimè, “sullo scalino non c’era niente”.

Tra passato e presente, l’autrice offre alle lettrici più romantiche una grande storia d’amore, quella indimenticabile, giacché sfida la polvere del tempo. Una grande storia d’amore da proteggere e custodire in uno scrigno, piccolo ma prezioso come il cottage dove vive Elizabeth.

“Vorrei bere champagne a colazione mentre stiamo seduti a guardare l’oceano”.